Missioni Consolata - Aprile 2019

Librarsi «L a condizione perché Dio regni su di noi è che nessuno regni sull’altro», scrive padre Alejandro Solalinde. E il motivo per sce- gliere di far regnare Dio su di noi è che il suo è un Regno di gratuità, pace, giustizia, perdono, ac- coglienza. È un Regno d’amore al centro del quale c’è la promozione delle relazioni che danno vita: la relazione fondativa tra Dio e l’uomo, quella tra l’uomo e gli altri uomini e quella tra l’uomo e il resto del creato. Padre Alejando è un prete sorridente ed energico di 74 anni. È noto per essere un sacerdote messicano in prima linea nell’emergenza umanitaria che riguarda i migranti sudamericani diretti negli Usa e transitanti sul suolo del suo paese. Avere a che fare con i migranti non significa solo contrastare i discorsi d’odio di Trump ma, molto più concretamente, fronteggiare le organizzazioni criminali che con i migranti fanno affari d’oro. Per il suo impegno, padre Alejandro è, allo stesso tempo, candidato al Nobel per la pace e «ricercato» dai narcos con una cospicua taglia sulla sua testa. Nonostante que- sto, appare un uomo sereno, umile e mite. A chi glielo fa notare risponde: «Io sono un uomo di fede. Gesù continua ad ispirarmi. Mi sento molto orgoglioso di essere battezzato, di essere una persona consacrata, missionaria, itinerante del Regno di Dio. Io non sono solo» 1 , e ribadi- sce la stessa idea nel suo libro, come un capo- saldo della sua speranza: «Nessuno può sentirsi solo con un’amicizia come quella di Gesù». LIBRO SORPRENDENTE E CORAGGIOSO Padre Alejandro Solalinde ci offre un libro sorprendente. Sorprendente perché insiste su Dio e sul suo sogno d’a- more per l’umanità e il creato, mentre da un uomo «di lotta» come lui ci si potrebbe aspettare un testo tutto con- centrato sulla denuncia dura e pura (come ce ne sono molti) nei confronti delle potenti strutture di peccato che generano le sofferenze delle quali si occupa. Non manca la denuncia, e padre Solalinde le dedica un intero capi- tolo, il terzo, intitolato «L’antiregno». Ma non è il centro del suo pensiero. È forse il movente, ma non l’orizzonte del suo scritto. Padre Solalinde ci offre un libro sorprendente e anche coraggioso. Coraggioso perché indica il Regno di Dio come suo centro d’interesse principale, e la prassi «falli- mentare» del Gesù crocifisso come strada da seguire per realizzarlo. Superare l’antiregno in direzione del Regno di Dio si può solo attraverso relazioni improntate al dono totale di sé, alla misericordia, all’accoglienza di tutti. An- che all’accoglienza dei violenti e dei potenti, di quell’1% che domina il mondo, perché mai nessuno è escluso dal desiderio di Dio di averlo dalla sua parte: «Ai giorni nostri sono in- vitati alla tavola di Gesù anche quell’1% di magnati che si accapar- rano le ricchezze del mondo [...]. Da soli non potranno arrivare allo spazio della fede in Dio, Padre di tutti e tutte. Bisogna avvicinarli, amarli, metterli in discussione, invi- tarli! [...] Anche un “tossico” del de- naro e del potere è salvabile!». Le relazioni (divine) che promuovono la vita invece della morte Questo è il Regno di Dio L’«antiregno» è semplice da descrivere: il sospetto su Dio, il male procurato agli altri, la violazione del creato, l’autocondanna alla disperazione. Più complicato è dire cosa il Regno è e cosa suggerisce al mondo odierno complesso e segnato da violenza. Padre Alejandro Solalinde ci offre la sua sintesi usando la parola chiave relazione e partendo dalla sua fede ed esperienza di lotta accanto ai poveri. PRENDI IL LIBRO E MANGIA di Luca Lorusso APRILE2019 MC 81 MC R Padre Alejandro Solalinde intervistato dal nostro Paolo Moiola nel 2017. L’articolo dal titolo Un salto nel buio è apparso su MC ottobre 2017, p. 51. Sul canale youtube di Paolo Moiola si può vedere il video dell’intervista dal titolo Narcos y migrantes en Mexico. En- cuentro con el padre Solalinde / 2017 . Sopra : la copertina del libro di Alejandro Solalinde, Que- sto è il Regno di Dio , Emi, Verona 2018, 128 pp, 13 Euro. # © Paolo Moiola

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