Missioni Consolata - Marzo 2019

reti nazionali e internazionali per la sensibilizzazione sul tema delle mi- grazioni. Successivamente è stata creata la Casa delle culture di Scicli (Rg) che conta una quarantina di posti letto e offre ospitalità ai mi- granti particolarmente vulnerabili (giovani mamme, donne incinte, minori non accompagnati). La Fcei ha però deciso di andare ol- tre. «Lo choc della strage di Lam- pedusa è stato forte - ricorda Naso -. A pochi giorni da quell’evento, insieme alla Comunità di sant’Egi- dio, ci siamo impegnati a cercare soluzioni per far giungere i mi- granti in Italia in sicurezza e indiriz- zarli verso programmi di integra- zione efficaci. Abbiamo subito scartato l’idea di chiedere cambia- menti normativi perché non c’e- rano le condizioni, né in Italia né a livello continentale. Studiando le norme europee abbiamo scoperto che l’art. 25 del Regolamento CE 810/2009 concede ai paesi dell’a- rea Schengen la possibilità di rila- sciare visti umanitari validi per il proprio territorio. Una volta in Ita- lia, i beneficiari del progetto pos- sono poi fare regolare richiesta di asilo». Il 15 dicembre 2015, la Fcei e la Comunità di sant’Egidio hanno firmato con i ministeri dell’Interno e degli Affari esteri italiani il primo protocollo che prevede l’arrivo, con un regolare volo di linea, di mille profughi in due anni. La scelta dei siriani In Libano, un team di operatori, in collaborazione con organizzazioni umanitarie che operano nel paese, si è occupato di redigere le liste di chi poteva imbarcarsi per l’Italia. «In questi anni - spiega Simone Scotta che lavora per la Fcei a Bei- rut - abbiamo scelto di far arrivare MARZO 2019 MC 15 terranean hope della Federazione delle chiese evangeliche -, le no- stre chiese si sono interrogate: è possibile trovare un modo per far arrivare i migranti in Europa in modo sicuro? È possibile garantire corridoi umanitari che evitino lo sfruttamento da parte dei traffi- canti? È possibile creare percorsi di integrazione in Italia? Da queste domande è nato un articolato pro- getto sulle migrazioni». Un osservatorio Il primo passo della Fcei, d’intesa con la Tavola valdese, è stata la creazione, nei primi mesi del 2014, di un osservatorio a Lampedusa. L’osservatorio, tuttora attivo, la- vora su più fronti: monitora gli sbarchi, le condizioni della prima accoglienza, l’impatto delle migra- zioni sulla popolazione locale; cura i rapporti con gli isolani, con l’asso- ciazionismo, con le istituzioni lo- cali, regionali e nazionali; collabora con la parrocchia cattolica dell’i- sola; promuove la costruzione di MC A • Rifugiati | Siria | Corridoi umanitari • In queste pagine : immagini dalla nave Aquarius, durante un’azione di soccorso nel Mediterraneo nel settembre 2017. I corridoi umanitari evitano il traffico di per- sone e le morti in mare. Garantiscono che venga effettuata una selezione di chi parte, in base ai bisogni, e che i richiedenti asilo arrivino in Italia con visto umanitario, in ae- reo e senza rischi. Nel nostro paese sa- ranno poi seguiti da un progetto di integra- zione. I numeri sono contenuti, ma si parla già di oltre un migliaio di persone. # © Daniele Biella © Daniele Biella

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