Missioni Consolata - Gennaio / Febbraio 2019

Caro padre, con mia grande gioia ho ricevuto il prezioso materiale sul beato Allamano di cui ha voluto farmi dono. Grazie di vero cuore! Per rispondere alla sua domanda, ho cono- sciuto il Beato qualche anno fa, leggendo la storia di san Giuseppe Cafasso, di cui sono tanto devoto. Studio Sacra Teologia Morale presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, ragion per cui sono interessato ai grandi Testimoni della fede, coloro che hanno incarnato la Buona Novella così da diventare veri e propri «Vangeli viventi». Uno sguardo di predilezione, a motivo della mia specializzazione, mi rende però ancor più sensibile ai santi della carità che, come il Cafasso, hanno prestato la loro paterna benevolenza e il loro accompagnamento, verso gli ultimi, i piccoli, verso i condannati a morte in questo caso. Così, venendo a sapere della loro parentela, ho approfondito anche la storia del vostro Beato Fondatore. Ho incentrato la mia tesi di Baccalaureato in Sacra Teologia su una Serva di Dio della mia Sardegna, Madre Maria Paola Muzzeddu, fondatrice delle Suore Figlie di Mater Purissima, una Congregazione totalmente incentrata sul carisma della purezza, attorno al versetto «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5, 8). Madre Paola ha offerto la sua vita per la santificazione dei sacerdoti, perché, di- ceva: «Se un sacerdote è santo, tutto il popolo lo è, perché vede in lui l'immagine di Cristo e viene spinto ad imitarlo nella sequela del Vangelo. Se un pastore è santo, ne usufruiamo tutti, la grazia santificante fa miracoli». Il collegamento col Fondatore è lampante. Pastori preparati e istruiti, non solo però su questioni teologiche ma anche «pratiche»... Sì, perché il Vangelo è Parola di un Dio che si fa carne, e proprio per questo motivo che è dalla quotidianità che si deve partire per cogliere le alte vette spirituali, l'altissima chiamata al divenire figli nel Figlio, partendo da un cristianesimo «inculturato». Il Beato Allamano ci aiuti a diventare testimoni credibili, strumenti operosi, pane spezzato, pane di vita per i fratelli, attraverso il contesto e il «con-Testo» in cui il Si- gnore ci chiama a vivere, scoprendo così che ogni terreno può diventare fertile per far germogliare i fiori evangelici di santità e carità. Un caro saluto ricco di stima e gratitu- dine. Marco Placentino - Cagliari presenza viva 78 MC GENNAIO-FEBBRAIO2019 Amici alla mano Tre pietre per un carisma condiviso Che i missionari e le missionarie della Consolata abbiano a cuore il carisma del loro beato fondatore, è cosa risaputa, tant’è che, nei loro ordinamenti e programmi, esiste addirittura una «Commissione carisma». Ma c’è un’altra sorpresa, forse più interes- sante, ed è che questa attenzione al carisma dell’Allamano è presente anche tra i «Laici della Consolata» e qui il cerchio si completa: le «tre pietre del focolare» (afri- cano) che costituiscono la «Famiglia Consolatina» si reggono, si legano tra loro e com- piono il loro servizio missionario proprio grazie all’ispirazione e allo spirito del fonda- tore.

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