Missioni Consolata - Gennaio / Febbraio 2019

18 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2019 capillare rete di informatori, non è stato smantellato. «Nel paese non c’è dibattito - continua Erminia -. Tra la gente comune c’è una grande ammirazione per il premier etiope Abiy Ahmed. Un primo mi- nistro giovane, dinamico, che ha saputo superare una crisi politica lunga vent’anni. Di Isaias Afewerki si parla poco o nulla. C’è la spe- ranza che sappia guidare una tra- sformazione del paese. Anche se molti ne dubitano». I problemi degli ultimi vent’anni sono ancora tutti sul tavolo. La Co- stituzione democratica, redatta alla fine degli anni Novanta, non è mai entrata in vigore. Quindi non c’è una Carta che garantisca i più elementari diritti civili. Nel paese non si tengono regolari elezioni, non c’è un parlamento e sistema giudiziario indipendente. Alcuni oppositori sono stati rilasciati, ma la maggior parte sono ancora in una delle 350 prigioni del paese. «Quello di Asmara - sottolinea Mussie Zerai, sacerdote dell’epar- chia di Asmara - è uno dei regimi politici più duri del mondo, una dit- tatura che ha soppresso ogni forma di libertà, annullato la Costi- tuzione del 1997, soppresso di fatto la magistratura, militarizzato l’intera popolazione per quasi tutta la vita. Una dittatura che ha creato uno stato prigione. Anche di re- cente sono stati arrestati opposi- tori, sono state chiuse scuole cat- toliche e islamiche, sono stati sbar- rati otto centri medici e ospedali cattolici, mentre il patriarca della chiesa ortodossa Abune Antonios, fermato nel 2004, si trova ancora agli arresti dopo ben 14 anni». Negli anni, il regime ha arruolato migliaia di ragazzi e li ha schierati alla frontiera con l’Etiopia. Questi militari di leva, per i quali non era e non è prevista una data certa di congedo, non sono ancora stati smobilitati. «La pace - spiega un al- tro religioso che vuole mantenere l’anonimato - non ha portato a uno snellimento delle forze armate. Nonostante la minaccia etiope sia venuta meno, i reparti sono ancora a pieno organico. Nessun giovane è tornato a casa. La gente inizia a chiedersi perché. Che senso ha te- nere una struttura così grande e costosa?». E le persone continuano a fuggire. Se in passato si scappava di nasco- sto, attraversando la frontiera di notte per non farsi bloccare dalle guardie di confine, oggi lo si fa alla luce del sole. Grazie all’apertura della rotta aerea Asmara-Addis Abeba, molti eritrei si recano in Etiopia e da lì verso altri paesi afri- cani o verso l’Europa. «L’Eritrea - ci dice Tekle Haile, eritreo, storico oppositore del regime, da anni in esilio in Italia - ha siglato un trat- tato di pace di cui non si cono- scono i contenuti. L’opposizione, oggi frazionata, ma che nei pros- simi mesi darà vita a un unico sog- getto, teme che il nostro paese sia stato svenduto all’Etiopia. Che ne sarà dei nostri porti? Delle nostre strade? Dei nostri ponti? Della no- stra economia? Non vorremmo che, dopo trent’anni di guerra di indipendenza, un altro conflitto durato tre anni seguito da vent’anni di dura non belligeranza, ora l’Eritrea torni a essere una sorta di provincia di Addis Abeba. Questa incertezza economica e questo regime così oppressivo fanno paura e la gente continua a fuggire». Enrico Casale ERITREA © Micheal Twelde /Afp Sopra : è il 18 luglio 2018, grazie alla firma della pace, sono ripresi i voli tra Addis Abeba (Etiopia) e Asmara, sospesi da 20 anni. Festa di accoglienza dei primi arri- vati. A destra : da sinistra, i presidenti Isaias Afwerki (Eritrea) e Mohamed Abdullahi Mohamed (Somalia) con il primo ministro etiope Abiy Ahmed, si sono incontrati nel novembre nel Nord dell’Etiopia, per ce- mentare le relazioni economiche tra i paesi, da poco ritrovate. # 1890 Nascita della colonia italiana in Eritrea. 1941 L’Italia, sconfitta dall’esercito britannico, lascia l’Eritrea. Il paese diventa un protettorato della Gran Bretagna. 1952 L’Eritrea viene federata all’Etiopia. 1960 L’Eritrea viene annessa all’Etiopia e ne diventa una provincia. 1961-1991 Lotta per l’indipendenza. 1993 Con un referendum, gli eritrei decidono che il loro paese sia indipendente dall’Etiopia. 1998-2000 Guerra Etiopia-Eritrea (muoiono 80mila soldati). 2018 Etiopia ed Eritrea, dopo 18 anni di non belligeranza, firmano un’intesa di pace. En.Cas. Cronologia essenziale

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