Missioni Consolata - Maggio 2018

Qual è stata la tua prima destinazione? «Inaspettata è arrivata la destinazione a Roma per gli studi di filosofia, teologia e specializza- zione in sacra Scrittura. Ho trascorso dieci anni magnifici a Roma. Erano gli anni di papa Gio- vanni e di Paolo VI (ho visto la fumata della sua elezione il 21 giugno 1963) e del Concilio. Un’e- sperienza stupenda vissuta nella nostra piccola comunità a cinque minuti da san Pietro (dalla no- stra terrazza si vede la finestra del Papa). Durante il Concilio (1962-1965), una decina di vescovi missionari risiedevano a casa nostra e ogni giorno ci “aggiornavano” su quanto succe- deva nelle riunioni in san Pietro. Ho avuto la gra- zia di vedere nascere i 16 documenti del Conci- lio, di vedere vescovi dei cinque continenti nelle strade di Roma, di scoprire una Chiesa univer- sale, una Chiesa “popolo di Dio”, tutta chiamata a essere missionaria. Era “la nuova primavera”, “l’aria fresca” che entrava nella Chiesa». Dopo la Roma del Concilio dove sei stato? «Ordinato nel dicembre del 1965, pochi anni dopo, nel 1969, ho iniziato la mia missione: non era in Africa, ma a Torino, come insegnante e formatore dei nostri seminaristi. Erano gli anni “turbolenti” del post Concilio, si sentiva l’aria « S ono padre Mario Barbero, classe 1939, originario della “provincia granda”, della diocesi di Fossano, quinto di sei fi- gli, tre dei quali missionari della Consolata (“poca fantasia”, dice mio fratello, padre Ma- sino). Ho fatto la professione religiosa nello scorso millennio (1959) e sono stato ordinato nel 1965, appena terminato il Concilio Vaticano II». Perché hai deciso di diventare missionario e, soprattutto, perché della Consolata? «Per contagio familiare. Mio fratello Antonio, che era 11 anni più grande di me, era entrato tra i missionari della Consolata e quando veniva in vacanza portava la rivista Missioni Consolata e parlava dei missionari. Io amavo leggere e un giorno, mentre leggevo un libretto intitolato Dal mio diario di missione , mi son detto “voglio an- ch’io diventare missionario e andare in Africa”. Quella decisione è rimasta con me (anche qui, poca fantasia: ho mai pensato di fare altro). Fi- nite le elementari, sono entrato in seminario dai missionari della Consolata. Sono stati anni belli, con molti compagni di viaggio. Un bel gruppo, lungo il cammino, ha preso altre strade, ma un altro bel gruppo (54) è arrivato alla professione il 2 ottobre 1959 a Certosa Pesio». di Luca Lorusso Parole di corsa Fiorisci dove sei piantato 76 amico MAGGIO2018 Padre Mario Barbero, nato nel 1939, è stato a Roma durante il Concilio, poi in Kenya, negli Usa, in Congo RD, in Sudafrica e ora di nuovo in Italia. Formatore di seminaristi, ha sempre amato lavorare con le fa- miglie tramite l’espe- rienza del Marriage Encounter. © Af.MC / padre Mario Barbero con un gruppo di coppie a Kinshasa, Congo RD

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