Missioni Consolata - Aprile 2018

Il nostro ideale di missionari della Consolata I valori che formano il «religioso» e il «missionario» sono parte viva ed essen- ziale dell’Istituto e della nostra voca- zione di «Missionari della Consolata». Tut- tavia, ritengo opportuno invitare tutti a sviluppare in sé un più forte amore per la nostra Famiglia e un impegno reale e se- rio per formarsi al suo spirito. Noi sappiamo quanto il Fondatore insi- stesse su questo: è una nota che traspare da tutto il suo insegnamento. Basti qual- che richiamo: «L’Istituto non è un collegio od un seminario in cui possano avere il loro svolgimento varie vocazioni; ma sola- mente quella di missionario, e questi della Consolata». «Dall’amore alla propria vocazione scaturisce spontaneo ed ugual- mente forte l’amore al proprio Istituto. Sti- marlo e amarlo più d’ogni altro; sentirsi santamente orgogliosi di appartenervi, di essere non solo missionari, ma Missionari della Consolata». «La forma che dovete prendere nell’Istituto è quella che il Si- gnore mi ispirò e mi ispira». Secondo il Fondatore, vi è amore per l’Istituto quando c’è impegno a formarsi al suo spirito: «Dovete avere lo spirito dei Missionari della Consolata nei pensieri, nelle parole e nelle opere», diceva. Il Capitolo, con sobrietà ha delineato il carisma del Fondatore e quello dell’Isti- tuto: carisma missionario ecclesiale, cari- sma religioso in funzione della Missione, nonché le caratteristiche della nostra spi- ritualità, sintetizzate nella caratteristica eucaristica e in quella mariana. Si tratta di «uno stile di vita spirituale, robusta e li- neare, ardente, aperta, straordinaria nel- l’ordinario». Vorrei, ora, richiamare a tutti i confra- presenza viva 80 MC APRILE2018 Missionari della Consolata stretti attorno al sepolcro del beato Allamano. # Si era concluso da poco l’importante Capitolo Generale Speciale del 1969. Padre Mario Bianchi, Superiore Generale, avviò la visita a tutte le comunità d’Europa per studiarne la situazione e prospettare loro cammini di vita e di lavoro in consonanza con le linee conciliari e capitolari. La lettera da cui sono tratte le seguenti riflessioni porta la data del 9 novembre 1971.

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