Missioni Consolata - Aprile 2018

dono «insegnaci a prega- re» (Lc 11,1-4), lui offre solo la brevissima pre- ghiera del «Padre», senza fare promesse, senza mettere condizioni né sul numero di volte né per quanti giorni né sulle mo- dalità (in piedi, seduti, in- ginocchiati…). Quando Gesù dorme sulla barca nella tempesta (Mc 4, 37-40 - figura della Chiesa e di noi nelle diffi- coltà della vita) ai disce- poli spaventati non dice di pregare i salmi, di fare ri- tuali, di recitare speciali invocazioni: chiede solo di avere fede. E quando nella stessa barca vanno in panico perchè non hanno «pane» (Mc 8,14-21) li rimprovera perché «non hanno capi- to» il miracolo del pane, cioè l’Eucarestia, il «Pane di vita» spezzato per noi e sempre presente in mez- zo a noi. Anche per noi, nelle acque tempestose dei nostri tempi, la forza viene dalla fede che so- stiene la nostra preghie- ra, non dal numero e tipo di preghiere che recitia- mo. Gesù ci ha fatto una promessa: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Impariamo a cam- minare con lui, sapendo che c’è sempre, anche se a volte sembra dormire. GALEANO Solo adesso ho letto l’ar- ticolo su Galeano, conte- nuto nel numero di di- cembre della rivista. So- no allibito nel leggere le dichiarazioni di Gianni Minà sul Venezuela, e soprattutto a leggerle su una rivista come Missioni Consolata. Quanto viene detto dai giornali occi- dentali, compreso il no- stro Avvenire , sulla disa- strosa situazione dei di- ritti umani dei venezue- lani viene trattato con di- sprezzo dal giornalista. Le recenti elezioni della Costituente sono state vinte da Maduro? Ma queste elezioni sono sta- Guardando giocare U- sukhjargal, non posso che ringraziare Dio per tutti coloro che in questi anni ci stanno permet- tendo di prenderci cura di lui e di tanti altri come lui, piccoli e grandi. È il miracolo della solida- rietà che si rende con- creto attraverso la Fon- dazione Missioni Conso- lata Onlus. Grazie. P. Giorgio Marengo Arvaiheer, 16/02/2018 GRAZIE PER IL DOSSIER SUI MIGRANTI Buongiorno, ho conosciuto la vostra bellissima rivista qual- che anno fa, quando so- no passato un po’ per ca- so alla Consolata con i miei studenti in visita di istruzione a Torino. Inna- morato dei contenuti e del vostro stile, ho volen- tieri fatto l’abbonamento alla rivista, che ricevo e leggo sempre con atten- zione. In particolare ho trovato davvero fatto bene, sinte- tico ma insieme esausti- vo, il dossier pubblicato nel numero di gennaio a firma di Daniele Biella, circa i migranti e il re- portage dalla nave Aqua- rius. Poiché tratto spes- so con i miei alunni temi che puntano a sensibiliz- zarli e a superare i molti, troppi luoghi comuni sul- l’argomento, vorrei poter diffondere il dossier a ti- tolo informativo, anche in ambito comunale (sono consigliere comunale nel mio paese e accogliamo alcuni richiedenti asilo, ma con purtroppo molti pregiudizi tra i cittadini). Dino Caliaro 27/01/2018 Grazie di cuore. Le ricordo che dal nostro sito è pos- sibile scaricare il dossier come pdf e poi stamparlo. PREGHIERE E NOVENE Gentilissimi, seguo sempre con gran- de interesse la vostra ri- vista. Volevo dare un mio piccolo contributo inol- trandovi alcune preghie- re, orazioni, novene a cui sono legate promesse molto potenti e/o grandi indulgenze. Ovviamente non è mia intenzione dir- vi cosa dovete o non do- vete pubblicare, solo queste preghiere mi hanno aiutato molto e credo possano aiutare anche tante altre perso- ne. Così ho pensato di suggerirvene alcune, che magari già conoscerete o già avrete pubblicato, sperando arrivino a quante più persone pos- sibile. Sperando di fare cosa gradita ringrazio in anti- cipo per l’attenzione e porgo distinti saluti Monia 27/02/2018 Cara Monia, le confesso che quando ho ricevuto la sua email con la lista di ben ventitré no- vene e preghiere (da quel- la - a me ignota - alla «Sacra Spalla» alla «Via Crucis» - che con le nove- ne ha ben poco da sparti- re), il primo pensiero è stato «un altro spam. Ce- stina». Poi ci ho ripensato perché poteva diventare un’opportunità per questa pagina di dialogo con i let- tori. Il tema della preghie- ra, sul quale ormai da ol- tre un anno sta scrivendo don Paolo Farinella, sta suscitando molto interes- se perché tocca il cuore della vita cristiana. In questo contesto è abba- stanza chiaro che stiamo cercando di proporre uno stile di preghiera biblica- mente e liturgicamente fondato, provando a evita- re devozionalismi e pieti- smi, pur rispettando la vera «pietà popolare» e le sue ricche tradizioni. Noi che viviamo dopo il Concilio Vaticano II abbia- mo ricevuto un dono grandissimo: quello del- l’Eucaristia - la «messa» - che è passata da «rito e obbligo» a «celebrazione e incontro» di salvezza nello spezzare la Parola (finalmente comprensibi- le a tutti) e il Pane. L’Eu- carestia è al cuore della nostra preghiera, tutto il resto viene da quel fare memoria viva della Pa- squa e alla messa tutto ri- torna per diventare offer- ta gradita a Dio. Le «preghiere, orazioni, novene a cui sono legate promesse molto potenti e/o grandi indulgenze», possono anche aiutare, ma hanno il rischio di mantenere in noi una fal- sa concezione di Dio, un Dio che ha ripetutamente bisogno di essere suppli- cato e che ascolta solo se si recitano con fedeltà e insistenza certe formule. Che contrasto tra la pro- lissità e ripetitività di mol- te novene e la sobrietà della preghiera di Gesù. Ai discepoli che gli chie- 6 MC APRILE2018 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com Cari mission@ri © AfMC / Giorgio Marengo

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