Missioni Consolata - Aprile 2018

APRILE2018 MC 45 D Alcol, problema individuale e sociale In questo contesto, uno dei motivi di preoccupa- zione per la salute dei cittadini e per le condizioni generali del paese è anche l’abuso di alcol. Non si tratta solo di una sensazione: le statistiche gover- native ci dicono che il 50% degli incidenti stradali sono provocati dalla guida in stato di ebbrezza. Da noi accade una cosa che non ho mai visto da nessun’altra parte: una volta alla settimana il gior- nale ci dà le statistiche di coloro che sono stati sorpresi nel fine settimana a guidare in stato di ubriachezza. Il fine settimana successivo al 20-22 del mese, quando si prende lo stipendio, il numero di coloro che vengono colti alla guida ubriachi sale. Avendo i soldi, è più facile bere. Si arriva an- che a 170/180 persone. Negli altri fine settimana i numeri sono attorno a 100/120 persone. Di una ventina di loro il giornale riporta nome, cognome e la multa che dovrà pagare. Se non hanno i soldi, vanno in carcere per un certo periodo. Tutto è proporzionale al livello di alcol trovato nel sangue. Di queste persone arrestate i giornali raccontano anche le storie: un ragazzo che aveva il livello di alcol tre volte maggiore a quello consentito ha te- stimoniato: «Sono andato con i miei amici e mi hanno fatto provare il whisky. Io avevo preso sem- pre delle cose più leggere. Non ero abituato». Il magistrato gli ha risposto: «Ringrazia pure i tuoi antenati, perché io dovrei portarti via la patente». Allora gli è stato fatto scegliere tra due anni di prigione oppure pagare 130 euro. Un altro caso che mi ha colpito è stato quello di un ragazzo che, mentre guidava, quando ha visto la polizia, invece di fermarsi, ha accelerato. Una volta preso e portato in tribunale, lui ha spiegato: «A me piace giocare alla playstation. E allora ero convinto di giocare. Quando ho visto la polizia die- tro di me sono andato ancora più veloce, più forte, pensando di vincere». «Bevo per divertirmi», «bevo perché sono arrab- biato», «bevo per questo o per quello». La cosa che mi colpisce è che tutti salgono su una mac- china e guidano senza accorgersi di mettere a ri- schio la propria vita e quella degli altri. Educare contro le bugie dell’alcol Di fronte a questa situazione, noi vogliamo poter fare qualcosa per educare sia i nostri giovani sia gli adulti. L’alcol infatti è presente anche tra que- sti ultimi. Lo constatiamo quando il titolare di una ditta ci dice: «Io il lunedì devo avere un po’ di pa- zienza perché so che, se hanno bevuto nel fine set- timana, arriveranno al lavoro più tardi, o addirit- tura non ce la faranno a lavorare». Lo riscon- triamo anche nelle situazioni di alcune delle fami- © Alfredo Felletti © Alfredo Felletti © Alfredo Felletti

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=