Missioni Consolata - Marzo 2018

70 amico MARZO 2018 © AfMC/ Due partecipanti al meeting «1000 mondi in missione» di agosto 2017 Missione & Missioni I ragazzi sono come i polmoni T i chiamano pure a benedire il gatto che sta morendo (estrema unzione?), oppure a sgridare quel «giovinastro» che a casa e a scuola sta combinando disastri, ma anche, per fortuna, a un incontro missionario in una parroc- chia o gruppo. I giovani considerano il prete più un amico che un «ponte tra Dio e l’uomo», ma nello stesso tempo ammirano la sua scelta decisa, appassio- nata e «per sempre» per Dio. Non credono più di tanto che siamo poveri, obbedienti e, soprat- tutto, casti, ma vedono che il missionario è dav- vero lì per Dio e per la gente, soprattutto poveri e disadattati. Osservano i nostri più semplici ge- sti: per esempio quando usi il cellulare e scrolli i messaggi whatsapp, o rispondi al telefono. Se lo fai troppo spesso, vuol dire che sei altrove, non sei con loro, anche se, magari, stai rispondendo all’amico assente che ti sta dicendo che arriva in ritardo, oppure all’adulto rompi scatole che vuole sapere perché l’incontro è stato spostato! QUALE MISSIONE PERÒ? Papa Francesco, ai nostri confratelli che parteci- pavano al capitolo generale dei Missionari della Consolata nel maggio scorso, ha detto: «Mentre con gioia ringrazio il Signore per il bene che voi andate compiendo nel mondo, vorrei esortarvi ad attuare un attento discernimento circa la si- tuazione dei popoli in mezzo ai quali svolgete la di Nicholas Mutoka vostra azione evangelizzatrice. Non stancatevi di portare conforto a popola- zioni che sono spesso segnate da grande povertà e da sofferenza acuta [...]. Lasciatevi continuamente provocare dalle realtà concrete con le quali venite a contatto e cercate di offrire nei modi adeguati la testimonianza della carità che lo Spirito infonde nei vostri cuori». In risposta a questo appello, di lasciarci «conti- nuamente provocare dalle realtà concrete», e in continuità con il lavoro già svolto in passato, il capitolo generale ha prodotto i progetti missio- nari continentali (cfr MC ottobre 2017). Come per dire: voi missionari in Africa dovete essere e fare certe determinate cose; voi in America La- tina altre cose, ecc. Il progetto missionario per l’Europa prevede alcune priorità: • un impegno deciso verso i migranti, rifugiati e categorie sociali emarginate; • il lavoro con i giovani, soprattutto quelli che sono lontani e spesso dimenticati; • l’animazione missionaria e vocazionale, per tener vivo il fuoco missionario nelle diocesi; • il lavoro nelle parrocchie, soprattutto nelle periferie; • l’impegno creativo e qualificato nei mezzi di comunicazione come per esempio nelle rivi- ste «Missioni Consolata» e «Amico». Queste priorità, in Italia, sono già realtà: 25 pre- senze con un esercito di 200 missionari di tutte le età e provenienze impegnati a realizzarle. Quale animazione missionaria e quale pastorale giovanile e voca- zionale oggi in Italia ed Europa?

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