Missioni Consolata - Marzo 2018

libricino - che pure aveva rivoluzionato il mondo - a confronto con quei volu- moni era impressionante. Tenni il Vangelo. I libroni finirono nel container del- la carta per le missioni. DA RORAIMA: FRATEL CARLO ZACQUINI I mezzi di comunicazione mi permettono di mante- nere con una certa rego- larità contatti con molte persone. Mi considero molto fortunato di anno- verare un numero piutto- sto grande di veri amici che si interessano so- vente della mia salute e delle mie attività, e in modo speciale poi degli Yanomami e dei popoli indigeni nel Brasile. Mi sento un po’ incapace di alimentare - come sa- rebbe mio dovere - que- sta catena di persone che sempre si chiedono e mi chiedono se posso- no fare qualcosa per le finalità a cui mi dedico. Come è difficile poter ri- spondere con chiarezza; come è difficile fare chia- rezza anche dentro di me su quel che sarebbe me- glio fare! Ho l’impressione che in questi ultimi tempi l’atti- vità principale che svolgo stia prendendo una bella piega. In un modo o nell’altro, al momento siamo già in quattro per- sone fisse a lavorare al Centro di Documenta- zione Indigena (Cdi) . Sembrano molte, ma ... pur volendo dedicarci e- sclusivamente a questo lavoro, per ora siamo lontani dal riuscirci. Certamente non è per mancanza di lavoro! Ulti- mamente abbiamo dovu- to fare una pausa nelle attività più importanti, non perché stiamo pren- dendola alla leggera, ma, come sovente capita da queste parti, per le difficoltà e gli imprevisti che ci obbligano a ridur- mi ha fatto male vedere pubblicato sulla rivista questa posizione. Benedetto N. 13/12/2017 Prima del sig. Benedetto anche un altro lettore a- veva scritto sull’argomen- to, «sconsolato» dalla stessa risposta, chieden- domi di inviare a don Fari- nella la sua email ( da non pubblicare ) nella quale, a sostegno del suo pensie- ro, citava diversi passaggi dai Quaderni della mistica Maria Valtorta. Don Paolo ha risposto immediata- mente con una email che ho inoltrato subito al let- tore interessato. Tenendo conto però del- l’importanza dell’argo- mento, mi permetto di ri- portare qui la risposta di don Paolo, omettendo tut- te le parti più personali. Le scritte tra parentesi quadre sono redazionali per rendere comprensibi- le il testo nei punti omessi o tagliati. Ecco la risposta di Don Paolo Farinella. [...] Rispondendo a una lettera di una lettrice [ in MC 11/2017 p.6 ] scrivevo letteralmente: «Mi di- spiace deluderla, io non mi occupo di apparizioni. [...] Non capisco queste apparizioni di Madonne che dicono sempre la stessa cosa, ormai da secoli, solo per la soddi- sfazione di chi dice di a- vere avuto messaggi personali. Sto con la Chiesa che non mi obbli- ga a credere ad esse, nemmeno a quelle rico- nosciute come Fatima o Lourdes. Infatti un catto- lico che affermasse: “Io non credo alle apparizio- ni della Madonna di Fati- ma o di Lourdes” non sa- rebbe meno cattolico di chi afferma di credervi». Questa è la posizione uf- ficiale e costante della Chiesa. Lei [ dissente dalla mia posizione e ], per dare forza alla sua critica, cita un passo della Valtorta da «I Quaderni» del 1943, come se fosse «Parola di Dio». Mi permetta di dirle sin- ceramente che mi cado- no le braccia perché se siamo ancora alla Valtor- ta, significa che la Chiesa ha ancora un lungo cam- mino da fare sulla via della purificazione dall’i- dolatria. La Valtorta non dice nulla di diverso di tutte le altre pseudo e sedicenti apparizioni mariane, come fossero fotocopie e invano papa Francesco ripete, riguar- do a Medjugorje, che «la Madonna non è una po- stina». Se siamo ancora a questo punto, è stato vano il concilio Vaticano II, a cui mi attengo scru- polosamente perché è il magistero più alto della Chiesa cattolica. I Padri conciliari hanno posto ri- medio a una stortura teologica che poneva la Madonna al di sopra di Dio stesso anche pasto- ralmente (prima del con- cilio ogni domenica c’era una festa della Madonna, cui si sacrificava il senso dell’ottavo giorno in sé, memoriale della Pasqua, della morte e risurrezio- ne del Signore). Il conci- lio ha posto Cristo al centro della vita, della spiritualità, della pre- ghiera, della liturgia, della morale, e ha ricol- locato Maria al suo po- sto, quello splendida- mente descritto da Dan- te: «Vergine Madre, figlia del tuo Figlio», diversa- mente Maria non è la Madre di Gesù, ma un i- dolo separato perché più comodo da gestire, an- che a livello sentimenta- le. Quanto alla Valtorta […] sappia che, in questo modo, lei si pone fuori della Chiesa che ha con- dannato due volte quelle fantasiose e romanzate visioni definendole peri- colose per la fede. Il 16 dicembre 1959, dall’allo- ra Sant’Uffizio, i volumi usciti furono inseriti nell’«Indice dei libri proi- biti» e il 6 gennaio 1960 «L’Osservatore Romano» li definì: «Una lunga pro- lissa vita romanzata di Gesù… Anzitutto il lettore viene colpito dalla lun- ghezza dei discorsi attri- buiti a Gesù e alla Vergi- ne SS.ma », e aggiunge che è tutto l’opposto dei Vangeli, dove regna la sobrietà. Evidentemente la con- danna ufficiale della Chiesa, quella cui la Ma- donna della Valtorta dice di ubbidire, ma alla quale la visionaria non ubbidì affatto, non bastò se il 31 gennaio 1985 il card. Jo- seph Ratzinger, prefetto della Congregazione del- la Fede (ex Sant’Offizio), dovette dare la stronca- tura definitiva. Dopo avere ripreso e confermata la condanna del 1959, concluse: «A- vendo poi alcuni ritenuta lecita la stampa e la dif- fusione dell’Opera in og- getto ( Il Poema dell’Uo- mo Dio , ndr) … non si ri- tiene opportuna la diffusione e raccoman- dazione di un’Opera la cui condanna non fu pre- sa alla leggera ma dopo ponderate motivazioni al fine di neutralizzare i danni che tale pubblica- zione può arrecare ai fe- deli più sprovveduti ( sottolineatura mia ) … Joseph cardinale Ratzin- ger». La condanna si e- stende a tutti gli scritti della Valtorta. […] Paolo Farinella 06/12/2017 A questo proposito, ricor- do che quando iniziai a la- vorare in questa rivista nei primi anni Ottanta, trovai in redazione un in- tero scaffale pieno di li- broni di centinaia di pagi- ne dai titoli come questi: «Lo Spirito Santo parla al cuore di...», «La Madonna ai suoi diletti figli», «Le ri- velazioni di Gesù a...» e via dicendo. Ricordo di a- ver tirato fuori il Vangelo tascabile che portavo con me. La piccolezza di quel 6 MC MARZO2018 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com Cari mission@ri

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=