Missioni Consolata - Marzo 2018

MARZO2018 MC 37 D V erso Puerto Leguízamo, Colombia. Nel piccolissimo aeroporto di Puerto Asís non è facile avere informazioni. Non ci sono né monitor né annunci. L’aereo della Satena, la compagnia colombiana gestita dai militari, che ci ha portato qui da Bogotà, è ora fermo sulla pista. Finalmente un addetto ci spiega che a Puerto Le- guízamo, meta del viaggio, sta piovendo a dirotto e pertanto la partenza è rimandata finché le condi- zioni meteorologiche non miglioreranno. Di norma nelle zone equatoriali le piogge sono molto intense ma si esauriscono in poco tempo. In ogni caso non c’è alcuna protesta dei viaggiatori visto che nes- suno desidera imbarcarsi su un volo rischioso. Al- l’improvviso viene aperta la porta che conduce sulla pista dove è posteggiato l’aereo (l’unico ae- reo). Saliamo la scaletta fiduciosi di riprendere il viaggio. Mi sistemo accanto al finestrino con la macchina fotografica nella speranza di poter im- mortalare qualche immagine dall’alto. Il volo si svolge tranquillo, a parte qualche prevedibile scos- sone. Nuvole nere impediscono di vedere bene la terra sottostante. Tuttavia, non mancano squarci nel cielo che consentono di ammirare i luoghi sor- volati. È una visione che affascina ma che al tempo stesso fa riflettere e intristire. Sotto è Amazzonia e il verde domina ancora incontrastato, ma gli spazi disboscati o ridotti a pascolo sono ampi. L’elemento più appariscente sono i fiumi, tanti, lunghi e si- nuosi. Le loro acque non appaiono blu o verdi, ma marroni come la terra che trasportano. Il volo dura circa un’ora. Nonostante la pioggia, l’at- terraggio è relativamente facile. L’aeroporto di Puerto Leguízamo è costituito da una pista mal- concia in mezzo alla campagna e una casetta bassa e anonima verso la quale s’incamminano i passeg- geri di Satena. La pista è delimitata da una rete metallica oltre la quale s’intravvedono alcuni moto- taxi, veicoli a tre ruote che costituiscono il mezzo di trasporto di gran lunga più diffuso. E, subito dietro, un grande cartellone sbiadito da sole e acqua che dà il benvenuto a Puerto Leguízamo, cittadina al- lungata lungo le rive del Putumayo, con il Perù di fronte e l’Ecuador poco sopra. Sul volo ho incontrato padre Francisco Pinilla, co- lombiano e missionario della Consolata che lavora AMAZZONIA A destra: una partecipante alla «Minga amazónica fronteriza» di Puerto Leguízamo. Pagina precedente: lungo il Rio Putumayo. D Unica, ricca, fragile: l’Amazzonia sotto assedio DI P AOLO M OIOLA L’Amazzonia è una regione unica. Per millenni abitata solamente da popoli indigeni, oggi ospita anche altre popolazioni. Gli uni e gli altri debbono affrontare molti pro- blemi, perché la foresta si è trasformata in un luogo ambito a causa delle sue ricchezze. Il giovane Vicariato di Puerto Leguízamo-Solano ha invitato decine di persone dei tre paesi confinanti - Perù, Ecuador, Colombia - sui quali si estende il suo territorio, per discutere su come difendere l’Amazzonia dall’assalto degli sfruttatori. Ha chiamato quest’evento «Minga amazónica fronteriza». LA «MINGA» DEL VICARIATO DI PUERTO LEGUÍZAMO-SOLANO

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