Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2018

GENNAIO-FEBBRAIO 2018 MC 73 chio, inabile o bambino. Come un disco rotto continua a ripetere «che vinca il migliore», in una so- cietà delle cavallette in cui prevale la gara di tutti contro tutti per arri- vare primi ad accumulare ricchezza in un crescendo senza fine. Perché il denaro, a differenza della terra, non pone limiti di crescita. Non a caso il Prodotto interno lordo (Pil) è diventato il nostro idolo. condo il quale la ricchezza va con- quistata tramite l’intraprendenza, l’inventiva, l’arguzia, la scaltrezza. Una nuova forma di saccheggio collettivo non più basato sul privi- legio derivante dallo status nobi- liare, ma dalla capacità di sapere organizzare gli affari anche se sconfinano nell’abuso, nel plagio, nel raggiro, nel furto, nello sfrut- tamento. Il lavoro (tra disoccupazione e sfruttamento) Le lotte popolari degli ultimi due secoli hanno introdotto il concetto di diritto come nuovo criterio di godimento della ricchezza pur non avendola prodotta, ma il mercante non è avvezzo a certe sottigliezze e continua a voler escludere chiun- que non abbia dimostrato di «es- sersela guadagnata» anche se vec- MC R • Mercati | Finanza | Profitto | Ingiustizie • I l «Centro nuovo modello di sviluppo» (Cnms) di Vecchiano (Pisa) è nato per affrontare, da un punto di vista politico, i temi della povertà, della fame, del disagio nel Nord come nel Sud del mondo. Una sezione importante del Centro è dedicata ai rapporti internazionali per capire attraverso quali meccanismi produttivi, commerciali, finanziari e tecnologici il Nord provoca emarginazione, impove- rimento e degrado ambientale nel Sud del mondo. Il Centro diffonde i risultati delle sue ricerche attra- verso corsi per insegnanti, seminari popolari, arti- coli e libri. Oltre all’attività educativa e formativa, il Centro svolge anche un’attività di sensibilizzazione politica per indurre la gente del Nord a mobilitarsi a fianco della gente del Sud attraverso nuovi stili di vita e at- tuando varie forme di noncollaborazione e di pres- sione popolare di tipo nonviolento. Da questo punto di vista l’attività del Centro si svolge in quattro direzioni: ● Individua attraverso quali gesti quotidiani la gente collabora, suo malgrado, con una macchina economica che sfrutta il lavoro del Sud, che rapina le sue risorse, che distrugge il suo ambiente, che crea nullatenenti. ● Indica come indurre le imprese e i governi a com- portamenti più equi attraverso nuove forme di de- mocrazia e di partecipazione (intervento sui parla- mentari, lettere di dissenso, controconferenze) e at- traverso l’uso di spazi di potere ancora non utilizzati nell’ambito del consumo e del risparmio (il consumo critico, il consumo alternativo, il boicottaggio, il ri- sparmio alternativo, l’investimento etico). ● Organizza campagne di pressione sulle imprese e sul potere politico a difesa dei diritti degli sfruttati e degli impoveriti. Tra le campagne passate più im- portanti promosse dal Centro ricordiamo la campa- gna Chicco/Artsana per garantire un indennizzo alle 87 vittime dell’incendio alla Zhili, la campagna Chi- quita concordata con i sindacati del Centro America per garantire i diritti sindacali ai lavoratori delle piantagioni di banana, la campagna «Acquisti tra- sparenti» per ottenere una legge che induca le im- prese a rispettare i diritti dei lavoratori e la campa- gna Del Monte per richiedere l’aumento dei salari e l’abbandono di pesticidi pericolosi nella piantagione di ananas in Kenya. Dal 2000 gestisce la campagna «Abiti puliti», assieme ad altre realtà italiane, per la difesa dei diritti dei lavoratori globali del settore ab- bigliamento e calzaturiero. ● Elabora proposte di sistema per passare da un’e- conomia organizzata sulla crescita ad un’altra orga- nizzata sul senso del limite, capace di garantire a tutti una vita dignitosa pur producendo di meno. Fonte : Centro Nuovo Modello di Sviluppo ( www.cnms.it ) . I L «C ENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO » Trasformare l’utopia in realtà Potremmo chiamarlo un «think tank» dell’economia alternativa e del pensiero nuovo. Di sicuro, pur partendo dal volontariato e da risorse sempre scarse, le sue ricerche e i suoi studi meritano una grande attenzione. Qui sopra : il primo negozio fisico di «bitcoin», la misteriosa criptomoneta attorno alla quale si sta montando una nuova, grande bolla speculativa, è stato aperto a Rovereto (Trento) nel dicembre 2017. # © Paolo Moiola

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