Missioni Consolata - Dicembre 2017

20 MC DICEMBRE2017 Giustizia Ambientale / 8 LO SFRUTTAMENTO SPREGIUDICATODEL GAS Il metano che non dà unamano ALGERIA di DANIELA DEL BENE MC A L’Algeria, paese grande produttore di gas, è strategica per l’Europa a causa della sua posizione. Ma lo sfruttamento avviene sempre più con tecniche ad alto impatto ambientale e sociale. È un capitalismo basato sull’estrazione che crea povertà e dipendenza . E la popolazione tenta di ribellarsi. Mentre l’Unione europea resta a guardare. in protesta contro il clientelismo e la corruzione. Una polveriera minacciosa Negli ultimi anni, i movimenti po- polari a cui abbiamo assistito nel Sahara sono in buona parte una insurrezione contro gli effetti del capitalismo fossile, dell’estrattivi- smo e della sua logica di crea- zione di povertà e dipendenza. Se si dà un’occhiata alle città del Nord e poi a quelle del Sud del- l’Algeria, non si può rimanere in- differenti di fronte al contrasto in termini di disparità di investi- menti e servizi, con il Sud abban- donato a se stesso nonostante i H assi R’Mel è la riserva più grande di gas natu- rale in Algeria, nel cen- tro Nord del paese 1 . Scoperta nel 1956, insieme al grande campo petrolifero di Hassi Messaoud, è sotto il controllo dell’impresa nazionale Sonatrach. La sua attività di estrazione inizia nel 1961 e già dal 1964 fa dell’Al- geria il primo paese esportatore di gas naturale liquefatto (o lique- fied natural gas - Lng) verso Ma- rocco, Tunisia, Spagna, Porto- gallo, Italia. Nel 2011 e 2012 que- sta energy town è scenario di mo- bilitazioni sindacali molto forti, sia per le condizioni del lavoro sia

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