Missioni Consolata - Ottobre 2017

64 MC OTTOBRE2017 c’è stata recentemente malaria, cambiano colore dopo una reazione col plasma del pa- ziente. Il beneficio sta nel vedere subito il risultato senza bisogno di un microscopio ma il lato nega- tivo sta nel fatto che anche una malaria già superata viene inter- pretata come malaria in atto. Altro beneficio nei paesi malarici è che le strisce sono liberamente reperibili nelle farmacie o para- farmacie a basso prezzo e si pos- sono usare da chi non ha alcuna preparazione, basta una goccia di sangue periferico posta in un pozzetto e - voilà - una riga rossa appare in caso di risultato posi- tivo di malaria, o non cambia niente se non c’è malaria. Esame indiretto perché non cerca il pa- rassita ma la sua reazione biochi- mica nel plasma, ma è parzial- mente specie-specifico distin- guendo tra falciparum e le altre. Ultimo sistema che discrimina le varie forme specifiche, è il Pcr o gliono esaminare molti esemplari in poco tempo ed allora l’uso del- l’acridina arancio con il microsco- pio a luce ultravioletta rende l’e- same molto semplice anche se non molto accurato. L’acridina arancio è un colorante che si fissa agli acidi nucleici facendoli bril- lare di arancio sotto il microsco- pio come se si guardasse a un cielo stellato. La presenza di acidi nucleici nell’emoglobina è la spia che fa capire che qualcosa non funziona dal momento che l’e- moglobina matura e funzionante è priva di nucleo e quindi di acidi nucleici. Se c’è del Dna o Rna ap- partiene a qualcun altro, ad esempio al plasmodio. Altri strumenti di diagnosi Nella diagnostica si è aggiunta un’altra tipologia di strumenti, gli immunoreagenti ( Malaria Anti- gen Detection ), una paletta in- trisa di reagenti i quali, se c’è o «Reazione a catena della polimerase». Dopo avere ben frantu- mato in labora- torio una por- zione di sangue del paziente, si aggiunge un «pri- mer» con la se- quenza del codice genetico proprio dell’organismo che si vuole rilevare, se c’è, al- lora le porzioni vengono moltiplicate all’inverosimile fino a fare diventare rilevabile da macchine la presenza del Dna del plasmodio. Procedura molto sofisticata e sicura ma non veloce ed ancora molto dispendiosa. Riscaldamento globale e mobilità umana In ogni caso, meglio evitare la malaria che curarla. Come fare? Mentre ai tropici politiche sanita- rie stanno abbassando il numero di infezioni, nel nostro mondo appaiono le prime forme autoc- tone. Come è capitato? Ancora non si sa bene, ma tante sono le cause di questo fenomeno - ad esempio, il riscaldamento globale e la mobilità delle persone -, che ci metteranno davanti al fatto compiuto e cioè che abbiamo in casa la malaria, la chikungunya (tre casi ad Anzio a settembre, ndr ), la filaria e magari la febbre gialla etc. e dovremo prender- cene cura. Nei paesi tropicali si sono avuti ri- sultati immediati e incontestabili attraverso l’uso di zanzariere po- ste sui letti. Con meno punture ci sono meno infezioni della zan- zara e quindi meno zanzare in-

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