Missioni Consolata - Ottobre 2017

MC A I n occasione del 20 giugno, giornata mondiale del rifugiato, la Fon- dazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) ha pubbli- cato un rapporto sui richiedenti asilo. Nei primi cinque mesi del 2017, le richieste in Italia sono aumentate del 49% rispetto allo stesso periodo del 2016: quasi 60mila domande. «Nel 2016 - si legge nel rapporto - il numero [...] ha raggiunto la cifra più alta mai regi- strata in un ventennio (oltre 123mila)». Data la riduzione degli sbar- chi nei mesi estivi, è facile che, nel 2017, quel record non sarà rag- giunto. Tra i 59.579 richiedenti, l’85% sono uomini (come nel 2016). I minorenni sono 6.700, di cui 3.530 non accompagnati, una quota molto maggiore rispetto allo stesso periodo del 2016 (+89%). La Ni- geria, come nel 2016, è il primo paese di origine tra chi cerca prote- zione in Italia (12.300). Il Bangladesh è il secondo con 5.500 richie- ste (più del triplo rispetto al 2016). Gli esiti delle domande esami- nate tra gennaio e maggio 2017 sono negativi per il 58,6%. Au- mentano però, rispetto al 2016, coloro che ottengono lo status di rifugiato (8,7%, 2.900 mi- granti), mentre continua la pre- valenza delle concessioni di per- messi a titolo di protezione umanitaria, permessi di due anni per “seri motivi” di carat- tere umanitario: per la salute o l’età, oppure per situazioni di violenza o di insufficiente ri- spetto dei diritti umani nei paesi d’origine, per carestie o di- sastri ambientali (7.900, il 24%). In Europa, l’Italia è al secondo posto, dopo la Germania, per numero di richiedenti asilo, sia nel 2016, sia nei primi quattro mesi del 2017 (dati Eurostat). Alla data dell’11 settembre, l’Unhcr (l’agenzia Onu per i ri- fugiati) ha calcolato che le per- sone morte o disperse nel Me- diterraneo dall’inizio dell’anno erano 2.428. Quelle che lo ave- vano attraversato «con suc- cesso» erano 127.521, di cui 100.246 in Italia. Luca Lorusso Richieste di asilo politico: +49% gono tutti in Europa, alcuni vanno in Brasile, in Cina... Uno scappa dalla guerra e cerca di andare dove sa che può -. Alla frontiera ti fermano perché il tuo passaporto è falso, però tu dovresti riuscire a chiedere asilo, perché questo è l’obiettivo del viaggio. Nawal cosa ha fatto? - ci racconta Biella -. Ha chiesto via Facebook se qualcuno conosceva un avvocato in Malesia che potesse aiutare il profugo. Queste sono le emergenze degli ultimi tempi. Sono legate a una seconda fase, meno drammatica rispetto a quella dei naufragi, ma comunque piuttosto forti. Senza scordare che comunque i nau- fragi continuano, sia in Libia che vicino alle isole greche». Cortocircuito europeo Prima di ricevere il premio Arab hope makers 2017 , Nawal ha rice- vuto un certo riconoscimento del suo operato da diverse istituzioni. Per prima è arrivata la menzione speciale del Premio volontario in- ternazionale 2015 Focsiv (Federa- zione ong cristiane). È stata poi ri- cevuta, nel giugno 2016, a Rabat, dal re del Marocco Muhammad VI. Nel settembre 2016 ha rice- vuto il premio dell’Ue come citta- dina europea dell’anno: «Bello il riconoscimento da parte dell’Ue - dice Biella -. Nel marzo prece- dente aveva anche fatto un di- scorso al Parlamento europeo 4 , però, nel concreto, le cose conti- nuano a non cambiare». Uno dei cavalli di battaglia di Nawal, portato anche nel suo breve e intenso discorso al Parla- mento europeo è la richiesta di In queste pagine : gennaio 2016. Caritas Grecia , partner di Cafod (organizzazione cattolica con base in Gran Bretagna), fornisce aiuti ai rifugiati bloccati a Idomeni, sul confine greco-mace- done. A inizio 2016 la Macedonia ha chiuso il suo confine a tutti i rifugiati. Secondo le Nazioni unite, entro la fine del 2015, più di un milione di profughi aveva attraversato l’Europa. Le con- dizioni invernali non hanno fermato le persone che cercano la sicurezza nel Vecchio conti- nente. | Sotto a sinistra : alcuni dei commenti sotto il post della pagina Facebook «Dimissionie- tuttiacasa» che rilanciava l’articolo de «Il Giornale». | Nel box : tabella dal quaderno statistico 1990-2016 della Commissione nazionale per il diritto di asilo del ministero dell’Interno, p. 26. #

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