Missioni Consolata - Ottobre 2017

MALAYSIA 14 MC OTTOBRE2017 vertà, neppure nelle grandi città, come invece capita in tante capitali nel mondo. La povertà è presente ma circoscritta, ci ricorda padre An- drews. Secondo la Banca mondiale la Malaysia è quasi riuscita a eradi- care la povertà, portando il numero di famiglie che vivono sotto la soglia di 8,50 dollari al giorno dal 50% de- gli anni ‘60 al 1% di oggi. Secono pa- dre Andrews «si tratta di statistiche un po’ esagerate. Il Borneo è più po- vero, soprattutto nelle zone rurali. Anche qui a Kuala Lumpur ci sono quartieri poveri. Se in una famiglia entrano 1.500 ringgit al mese (320 euro) e ne servono 500 per l’affitto, quello che resta non basta». Occhio alle conversioni! I cattolici non sono gli unici cri- stiani. Sono presenti anglicani e gli altri protestanti. «Con gli altri cri- stiani, anglicani, luterani, metodisti, evangelici, partecipiamo alla Chri- stian federation of Malaysia , Cfm. È una piattaforma che ci permette di parlarci e confrontarci quando ci sono difficoltà. Ad esempio adesso non possiamo più stampare bibbie in malese. Una legge ce lo proibisce. Stiamo nego- ziando con il governo per cambiare le cose. Ci sono le vecchie bibbie ma non possiamo averne di nuove. Gli evangelici sono piuttosto duri, per cui a volte hanno avuto pro- blemi. Ad esempio quando cercano di battezzare dei musulmani. Due pastori sono scomparsi per questo motivo. Noi cerchiamo di metterli in guardia». Chiediamo a padre Andrews qual è, secondo lui, la sfida per il futuro. «Ne abbiamo due: una all’esterno della comunità cristiana e l’altra al- l’interno. Quella all’esterno è la sfida dell’islam, sempre più pre- sente. I musulmani cercano di con- vertire i fedeli di altre religioni. Noi, invece, dobbiamo lavorare per co- struire ponti ovunque con altre co- munità e religioni, come dice papa Francesco. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità e non guardare solo noi stessi. Se non riusciamo a lavorare con le altre religioni non ci sarà pace in questo paese, perché una religione dominerà sulle altre. Lo chiamiamo dialogo interreligioso. Il papa sta spingendo su questo e ha creato un nuovo dicastero su que- sto tema. In particolare lui parla ai musulmani, affinché non ci sia scon- tro, ma amicizia. L’altra sfida che ab- biamo è non perdere i nostri fedeli, in quanto siamo una minoranza». Marco Bello (fine prima parte continua) Qui sopra : dentro Petaling street, la via commerciale nel cuore di China Town, Kuala Lumpur. Qui a destra : negozio di abbigliamento islamico femminile, a Kota Kinabalu, capi- tale del Sabah, Borneo. #

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=