Missioni Consolata - Maggio 2017

64 MC MAGGIO2017 MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it Testo di Chiara Giovetti Cooperazione: speranze e contraddizioni «L a battaglia è stata vinta». Così la diret- trice dell’Agenzia italiana per la coo- perazione allo sviluppo, Aics, Laura Frigenti, scriveva alla fine del 2016 nella relazione annuale, dodici mesi dopo la creazione dell’ente che dirige. L’Agenzia è una delle principali novità intro- dotte dalla legge 125/14, nota come «riforma della cooperazione allo sviluppo». Obiettivo di questo ente è quello di gestire in maniera più snella, efficace e trasparente interventi e fondi della coopera- zione sul modello di paesi come gli Stati Uniti, la Germania, la Francia e il Regno Unito che un’agenzia dedicata alla cooperazione l’hanno già da tempo. La battaglia cui la direttrice Fri- genti si riferisce è quella per il rag- giungimento degli obiettivi che l’A- genzia si era data per il suo primo anno di vita. Fra questi: racco- gliere l’eredità della struttura che l’aveva preceduta - la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, o Dgcs, del ministero de- gli Esteri - a cominciare dagli oltre mille progetti in corso, riscrivere le procedure, gestire il passaggio fra due sistemi di contabilità diffe- renti, attivare le sedi estere, ero- gare almeno la metà dei fondi messi a disposizione della coope- razione che ammontavano a poco meno di mezzo miliardo di euro. In effetti, molti obiettivi sono stati raggiunti e in alcuni casi superati - sempre secondo la relazione an- nuale, i fondi erogati, ad esempio, sono stati più della metà, e cioè ol- tre il 60 per cento - ma su altri re- sta molto da fare. Segnali contraddittori La sensazione complessiva è che, pur rappresentando l’Agenzia - così come tutta la riforma della cooperazione - un passo in avanti significativo ed epocale, il sistema Italia digerisca solo molto lenta- Da un’analisi della situazione della cooperazione allo sviluppo in Italia a un anno e mezzo dalla nascita dell’Aics (l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo), al punto sulla riforma del Terzo settore. Da uno sguardo sull’Europa e sulle sue strategie per lo sviluppo a uno sull’effetto Trump nell’aiuto allo sviluppo statunitense.

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