Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2017

GENNAIO/FEBBRAIO2017 MC 71 Infine, i critici più o meno feroci del cambiamento climatico o della sua gestione hanno trovato pane per i loro denti allo scoppiare del cosiddetto Climategate del 2009, quando l’hackeraggio di un server della Climate Research Unit del- l’Università dell’East Anglia, Re- gno Unito - una delle istituzioni più autorevoli per quanto ri- guarda gli studi sul clima - rese pubbliche migliaia di email che i ricercatori britannici si erano scambiati fra loro e con il Gruppo intergovernativo sul cambia- mento climatico delle Nazioni Unite, l’ente che nel 2007 vinse insieme al vicepresidente ameri- cano Al Gore il premio Nobel per la pace per l’impegno sul clima. Le email rubate vennero poi caricate su un server in Russia e da lì dif- fuse; dai messaggi emergeva, se- condo i detrattori, la consapevo- lezza da parte dei ricercatori di non disporre di dati certi sul ri- scaldamento globale e la deci- sione di manipolarli per mostrare, invece, un aumento brusco delle temperature che confermasse la tesi antropogenica. Alla pubblicazione delle email e allo scandalo che ne derivò fecero poi seguito otto inchieste - fra le quali quella della Camera dei Co- muni britannica, della statuni- tense Agenzia per la protezione dell’ambiente e di diversi altri enti governativi e di ricerca - le cui conclusioni scagionavano i ricer- catori britannici dall’accusa di aver falsificato i dati. Le due facce di Soros Una delle più recenti polemiche che ha investito i sostenitori della tesi del cambiamento climatico dovuto all’uomo e della necessità di affrontarlo è quello della prove- nienza dei finanziamenti al gruppo ambientalista di Al Gore, la ex Alliance for Climate Protec- tion oggi Climate Reality Project . Il sito DCLeaks a giugno scorso ha fatto trapelare documenti riser- vati della Open Society Founda- tions che dimostrano l’appoggio di questa alle organizzazioni di Gore. E la Open Society Founda- tions è di George Soros, potentis- simo e discusso magnate della fi- nanza che da diversi decenni è molto attivo come filantropo e fi- nanzia, fra gli altri, prestigiosi think tanks come International Crisis Group o lo European Council on Foreign Relations . La notizia che Soros ha sostenuto i gruppi di Gore (e altri enti simili) non è nemmeno una notizia, per la verità, poiché la scelta del ma- gnate in favore della lotta al cam- biamento climatico era nota da tempo; tuttavia questa informa- zione si è poi raccordata con quella dell’appoggio dell’uomo d’affari sia alla campagna presi- denziale di Hillary Clinton sia a quelle di Barack Obama, e ha sca- tenato gli scettici del cambia- mento climatico nel sostenere che quella del clima è una batta- glia orchestrata ad arte dai poteri forti intenzionati ad usare l’allar- mismo sul riscaldamento globale causato dal CO 2 per creare con- senso su politiche energetiche ben precise. Non bastasse, è dell’agosto 2015 la notizia che So- ros ha continuato ad investire proprio in aziende produttrici di combustibili fossili, aprendo la strada alle ipotesi più disparate sulle reali intenzioni del finanziere americano: vuole semplicemente far soldi sfruttando gli ultimi colpi di coda di industrie destinate a chiudere, sostiene qualcuno; vuole dare il colpo di grazia all’in- dustria del carbone per accelerare il passaggio alle energie pulite, so- stengono altri. Insomma, il tema è difficile e va ben oltre la già non immediata comprensione da parte del pub- blico di fenomeni complessi come quelli climatici e tocca interessi gi- ganteschi. Ad oggi, diversi studi hanno analizzato le varie ricerche sul riscaldamento globale e il ri- sultato è stato che nella comunità scientifica l’accordo sul fatto che il riscaldamento globale è causato dall’uomo è del 97 per cento. Fra i tentativi di dare una forma divulgativa a ciò che è accaduto al pianeta nei secoli dal punto di vi- sta climatico va segnalato quello del sito di fumetti on line Xkcd (xkcd.com) che cita fonti usate an- che dal sito SkepticalScience (www.skepticalscience.com ), at- tivo nel cercare di spiegare la let- teratura scientifica sul clima nel modo più fruibile possibile. Chiara Giovetti Pagina precedente : deserto nel Nord del Kenya presso Noth Horr. | In alto : ghiacciaio in scioglimento. | Da sini- stra : il fiume Kwanza in Angola. | In- crocio di ferrovia, autostrada e strade a Salbertrand in Valle Susa, Torino. # MC R © AfMC / Gigi Anataloni

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