Missioni Consolata - Marzo 2016

«I crociati divisi di Oriente e Occidente si pensavano al sicuro nei loro jet mentre bombardavano vigliaccamente i Musul- mani del khilāfah (califfato, ndr ) [...]». Così inizia la prefazione al numero di dicembre 2015 della rivista «Dabiq», organo di stampa del Daesh. E prosegue: «Ma Allah ha decretato che la punizione si sarebbe abbattuta sui crociati guer- rafondai da dove non si sarebbero aspettati. Così, i benedetti attacchi contro i russi e i francesi sono stati eseguiti con successo nonostante la guerra dell’intelligence internazionale contro lo Stato is- lamico. Entrambe le nazioni crociate hanno di- strutto le proprie case con le proprie mani per mezzo delle loro ostilità verso l’Islam, i musul- mani e il Califfato». Il 13 novembre 2015 l’Occidente è scosso dagli at- tacchi terroristici a Parigi che provocano 129 morti tra Francesi, Europei e Arabi. Tale tragedia è pre- ceduta da altre che non ricevono la stessa atten- zione mediatica e politica: il 12 novembre in un quartiere sciita di Beirut vengono uccise 43 per- sone; il 31 ottobre, l’esplosione di un aereo russo sul Sinai dilania 224 tra adulti e bambini; il 10 ottobre, un attentato ad Ankara colpisce una manifesta- zione pacifica facendo 102 vittime; e poi ancora at- tentati, benché non tutti direttamente a firma del Daesh, in Iraq, Kenya, Mali, Somalia, Tunisia, Siria, Libia, Usa, Indonesia, Burkina Faso, sia precedenti che successivi ai fatti di Parigi. L’elenco dei morti è lungo e, se guardiamo con at- tenzione ai luoghi e alle persone, notiamo che la stragrande maggioranza delle vittime degli attac- chi è musulmana. Nella stessa Parigi, ad esempio, sono stati uccisi diversi arabi musulmani. Dunque, oltreché una guerra contro l’Occidente, è in atto una guerra intra e inter islamica, cioè tra fazioni e popolazioni musulmane, alimentata da odii settari, regimi e gruppi sanguinari, e da retaggi di guerre coloniali passate e presenti. Dal 2011, gruppi legati ad Al-Qaida, di cui l’Is origi- nariamente faceva parte, sono stati armati, adde- strati, finanziati da Europa, Usa e alleati turco- arabi (tra cui l’Arabia saudita), per abbattere re- 2014-2016, I DUE ANNI DELLO «STATO ISLAMICO» LAGUERRA (POCO) SANTA DELDAESH DI A NGELA L ANO Paesi occidentali e arabi sono scesi in campo contro il Daesh (il nome arabo dell’Is, il cosiddetto Stato islamico). Eppure il Califfato di al-Baghdadi resiste e, anzi, raccoglie proseliti. Chi sono i jihadisti che si arruolano? Da dove provengono? Come si spiega la loro scelta? In que- sto dossier - proseguimento di quello del gennaio 2015 - cerchiamo di fornire qualche risposta. © Dabiq 6

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