Missioni Consolata - Marzo 2016

MC ARTICOLI MARZO 2016 MC 13 sulla pelle. La questione dei rac- coglitori manuali s’intreccia così sia con la condizione dei fuorica- sta che con le problematiche del- l’igiene. Secondo l’ Organizzazione Mon- diale della Sanità (Oms), circa la metà della popolazione indiana pratica ancora la defecazione al- l’aperto. Nelle aree rurali e nelle baraccopoli urbane, dove man- cano fogne e fosse asettiche, le famiglie usano latrine a secco o le cosiddette wada , aree comunita- rie che richiedono una pulizia ma- nuale. Quando nel 2014, Naren- dra Modi è stato eletto primo mi- nistro, ha annunciato una campa- gna nazionale per modernizzare la situazione sanitaria indiana. Da allora, le amministrazioni locali hanno messo a disposizione della popolazione dei fondi per l’acqui- sto di articoli sanitari. Ma sono statistiche sul crimine , tredici Da- lit sono assassinati ogni setti- mana, e almeno quattro donne dalit sono stuprate da membri di caste superiori ogni giorno. «Lo stupro di una donna dalit non è sempre percepito come un cri- mine», spiega Bezwada. «Per al- cuni uomini di casta superiore, stuprare una Dalit è addirittura un modo per purificarla». Soprattutto nel Nord dell’India, i Dalit sono associati ad attività che hanno a che fare con la materia organica, residuale: tagliano i ca- pelli, trattano i cadaveri, con- ciano le pelli, puliscono latrine. La raccolta manuale dei rifiuti umani è l’aspetto più evidente che alimenta l’intoccabilità, attra- verso il contatto con liquami im- puri che grondano tra i capelli, impregnano gli abiti, scivolano # A sinistra : una mamma pulisce la figlia a casa a Durga Kund, sobborgo di Varanasi abitato da Valmiki. # Sopra : un’abitazione a Durga Kund. # A fianco : Meena, una ex manual scaven- ger , nella sua casa a Nand Nagri, Nuova Delhi.

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