Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2016

MC ARTICOLI GENNAIO-FEBBRAIO 2016 MC 61 unione tra il cielo e la terra, tra il divino, il Cristo e l’umanità. Que- sto legame è possibile per il tra- mite della spiritualità. Le sculture mostrano il profondo amore di Gesù verso l’essere umano, testi- moniato dal suo sacrificio. Egli porta sulle sue spalle una grande, pesante croce, simbolo delle sof- ferenze umane, e queste soffe- renze le fa proprie. Ma in questo calvario possiamo vedere un ri- torno alla sorgente. Gesù ritorna al Padre e attraverso la croce e l’essere umano può ridiventare essere spirituale, ritornando al di- vino». Dalla materia alla spiritualità Ogni scultura, quindi ogni tappa della Via Crucis concepita e realiz- zata da Maria, parla al cuore con un linguaggio metaforico in cui sono racchiuse sofferenza e spe- ranza, lacrime e sorrisi, dolore e gioia. Le opere hanno un forte im- patto visivo, sia per la luminosità del marmo - volutamente bianco proprio per evocare la luce divina -, sia per le loro dimensioni. Le 17 sculture hanno un’altezza che va- ria dai 2,20 ai 2,60 metri, e una larghezza tra 1,30 e 1,80 metri. Sono statue imponenti, capaci di trasmettere la presenza dello Spi- rito. Osservandole lo sguardo si posa sul visibile e al contempo sull’invisibile. # A destra : la grotta nel santuario Nostra Signora di Lourdes, Pirenei francesi. # A sinistra : Maria de Faykod all’opera nel suo atelier. # Sotto: « Annunciazione», di M. de Faykod. © AFP/ Jean-Marc Barrere © Silvia C Turrin

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