Missioni Consolata - Dicembre 2015

Jacques, parlaci un po’ di te: da che famiglia vieni, com’è stata la tua vita? Sono nato in una famiglia di artigiani: muratori e taglia- pietre nella bella stagione, tessitori d’inverno, mio padre era anche il sacrestano. La mia famiglia era segnata da una profonda pratica religiosa, si iniziava la giornata con le preghiere del mattino e non ci si coricava la sera senza aver recitato il rosario. In questo ambiente era naturale sviluppare un tenero amore per i genitori e i familiari, ri- spetto per tutte le altre famiglie del villaggio e osservare le tradizioni della Chiesa. Jacques Cathelineau nacque in Francia, a Le Pin-en-Mauges, nella regione del Maine e Loira, il 5 gennaio 1759. Dopo l’adolescenza svolse il la- voro di venditore ambulante girando di villaggio in villaggio per vendere le sue mercanzie. Il papà, muratore, era il sacrestano della parroc- chia. Molto intelligente e vivace, era stato notato da un parroco che lo aveva accolto nella sua scuola parrocchiale dove aveva ricevuto un’ot- tima educazione per quei tempi in cui solo i figli dei nobili o dei ricchi borghesi potevano stu- diare. Finiti gli studi - pagati con piccoli servizi nella parrocchia - era tornato al paese ed era di- ventato un mercante ambulante di successo, benvoluto dalla gente per il suo bel carattere e la sua profonda sensibilità religiosa. Lo scoppio della Rivoluzione Francese nel luglio 1789 fu vis- suto con una certa indifferenza nelle vaste cam- pagne della Vandea, poco influenzate dai moti ri- voluzionari parigini. L’indifferenza divenne diffi- denza e aperta ostilità quando i rivoluzionari ghigliottinarono il re e cominciarono a promul- gare leggi ostili alla Chiesa e a uccidere sacer- doti e vescovi. L’ostilità divenne ribellione quando da Parigi vollero imporre la coscrizione obbligatoria e furono inviati funzionari ad arruo- lare forzatamente anche quei contadini fino al- lora pacifici. Jacques Cathelineau, incoraggiato dal suo parroco, l’abate Cantiteau, venne coin- volto nell’insurrezione della sua terra, la Vandea, contro i rivoluzionari di Parigi. Insieme a un nu- trito numero di giovani del suo villaggio, prese le armi e si unì all’esercito popolare che andava co- stituendosi, diventando ben presto uno dei co- mandanti più rispettati e temuti. DICEMBRE 2015 MC 75 10. JACQUES CATHELINEAU IL GENERALISSIMO # Ritratto di Jaques Cathelineau eseguito nel 1816 da Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson su commissione del re Luigi XVIII (dipinto conservato nel Museo d’arte e di storia di Cholet - Francia). di Mario Bandera 4 chiacchiere con « i Perdenti»

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