Missioni Consolata - Dicembre 2015

AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT non amo attendere un giorno ancora. Non amo attendere perché non ho tempo e non vivo che nell’istante. Ma tu, Dio, hai scelto di farti attendere per tutto il tempo di un Avvento. Perché tu hai fatto dell’attesa lo spazio della conversione, il fac- cia a faccia con ciò che è nasco- sto. Solo l’attesa desta l’atten- zione, e solo l’attenzione è ca- pace di amare. Lettore 2: Dal Vangelo se- condo Marco (13,33-37) «Fate attenzione, vegliate, per- ché non sapete quando è il mo- mento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al por- tiere di vegliare. Vegliate dun- que: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi ad- dormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». Breve momento di silenzio. Lettore 1: «A tutti dico: Ve- gliate!». Un appello tanto incal- zante non è la rappresaglia di un gendarme sempre in ag- guato: è una supplica insistente di Gesù rivolta a noi discepoli, non certo per metterci paura, ma per esprimere la paura che lui, buon Pastore, ha di per- derci. Di qui quella vibrazione di urgenza che percorre i suoi richiami pressanti alla vigilanza: vegliate! State attenti! Vigilate! Tenetevi pronti! Il motivo è sempre lo stesso: il giorno del Figlio dell’uomo viene senza preavviso e la sua ora arriva senza messaggini sul cellulare né raccomandate con ricevuta di ritorno. Dunque occorre vigi- lare: la sua venuta imprevedi- bile e improvvisa è come l’as- salto del ladro per chi lo teme, come l’arrivo dello sposo per chi lo cerca e lo attende. Lettore 2: Ma cosa significa per noi oggi «vegliare, stare attenti, essere pronti»? Significa non di- menticare mai che la vita è un pellegrinaggio, non un fortu- noso vagabondaggio, e nean- che una più o meno piacevole gita turistica: quindi non dob- biamo mai illuderci di essere già arrivati e non possiamo mai dimenticare la nostra meta. «Perché il Signore viene!» signi- fica attrezzarsi per il «santo viaggio» con un equipaggia- mento leggero, con la «bisaccia del pellegrino», munita dell’es- senziale: altrimenti non ci muo- veremo di tappa in tappa, ma ci sposteremo solo di poltrona in poltrona. «Perché il Signore viene!» significa non misurare il tempo dalla morte in qua, ma dalla morte in là: perciò niente ci turbi, niente ci spaventi: solo il Signore basta! Lettore 1: «Vegliare» significa considerare gli altri - familiari, amici, colleghi - nostri compa- gni di pellegrinaggio, amare ognuno come un fratello avuto in dono senza mai bramare di possedere alcuno come pro- prietà privata, significa servire tutti, ma non asservire nessuno. «Perché il Signore viene!». Ve- gliare significa considerare la sa- lute, il lavoro, il denaro, il diver- timento per quello che sono: non come privilegi da difen- dere, ma come doni da condivi- dere; come dei mezzi utili per il pellegrinaggio, non come le mete ultime del cammino. «Per- ché il Signore viene!» significa compiere il servizio che ci è ri- chiesto, come fosse l’ultimo, ma sempre con i fianchi cinti e le lu- cerne accese. E sempre pronti a ripiegare le tende per andare là dove siamo chiamati, senza ac- casarci mai da nessuna parte, fin quando non arriveremo al giorno beato dell’incontro defi- nitivo. «Perché il Signore viene!» Tutti a cori alterni Voci femminili: Sii vicino a noi, Signore, perché ti aspettiamo con cuore sincero. Voci maschili: A chi si sente tanto fragile e povero dona la forza e la ricchezza della tua ca- rità inesauribile. Vf: Vieni, o Signore, che la tua luce si effonda su chi giace nelle tenebre. VM: Nell’umiltà della tua carne hai cancellato il nostro peccato; ora che sei nella gloria donaci la gioia del regno. Vf: Accesi dal fuoco del tuo Spi- rito, i nostri cuori siano pervasi dal desiderio di risplendere come luci festose alla tua ve- nuta. Canto: Luce del mondo Annalisa Baccaro Cam Martina Franca (Ta) DICEMBRE 2015 amico 67 Maciej Biłas/Flickr.com

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