Missioni Consolata - Dicembre 2015

# Sopra : bimbe in un tuk tuk , tipico mezzo di trasporto. # Qui a destra : fiori raccolti nel fiume in vendita davanti al tempio buddista. # Pagina accanto sopra : il cielo di Colombo, di sera, si riempie di aquiloni. # Sotto : spiaggia di Kalutara. SRI LANKA 30 MC DICEMBRE 2015 partecipazione al voto è stata del 76%, ma con cadute al 60% nel di- stretto di Jaffna, dove i segni della lunga guerra sono più marcati. Alla 30ma sessione del Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti umani in programma a settembre viene presentato il tanto atteso rapporto dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani sul post conflitto in Sri Lanka. Il rapporto denuncia gravi violazioni dei diritti umani e crimini internazionali, in- clusi crimini di guerra e crimini contro l’umanità, commessi da en- trambe le parti del conflitto. Si parla di uccisioni di civili, torture, violenze di genere, rapimenti, re- clutamento di bambini soldato e Nonostante un buon inizio, poche le donne in politica La violenza abbatte la quota rosa L o Sri Lanka fu il primo paese in Asia a conce- dere alle donne il diritto di voto nel 1931 e nel 1959 ebbe la prima donna al mondo a ricoprire la carica di primo ministro, Sirimavo Bandaranaike, vedova del leader del Slfp ( Sri Lankan Freedom Party ) assassinato da un monaco buddista, che man- tenne il potere per 17 anni non consecutivi. Malgrado questi segni precoci di emancipazione femminile e di parità di genere, oggi le donne hanno un ruolo margi- nale nella vita politica del paese. Nelle recenti ele- zioni parlamentari il 91% di candidati erano uomini e sul totale di 225 deputati eletti solo 11 sono donne, circa il 5%; tale quota posiziona lo Sri Lanka ben al di sotto della media della regione asiatica, dove si cal- cola che il 19% di membri del parlamento siano donne. N el nuovo Governo che è entrato in funzione il 4 settembre scorso, solo due ministri su 42 sono donne. Nell’organizzazione amministrativa delle elezioni le donne coinvolte sono numerose ma ricoprono generalmente posizioni di minore visibi- lità; non sono quasi mai presidente di seggio ma spesso coordinano lo spoglio e il conteggio, dimo- strando competenza tecnica e autorità. Tuttavia, ci spiegano le numerose donne intervistate, spesso in- dossando i loro sari bianchi - l’abito tradizionale che gli impiegati pubblici sono tenuti a indossare -, la cul- tura politica dominante negli ultimi decenni è stata caratterizzata dalla violenza, e questo ha scoraggiato le donne dal parteciparvi attivamente. E. M.

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