Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2015

80 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2015 Librarsi PRENDI IL LIBRO E MANGIA di Luca Lorusso «V iviamo in un momento di grave crisi economica e politica: l’Europa è in pe- ricolo; gli stati […] decidono che la colpa è tutta degli zingari […]. All’uni- sono, tutti […] cacciano gli zingari che vivono entro i loro confini. Invece di cambiare continente, gli zingari decidono di radunarsi tutti in un’unica regione, facen- dosi a loro volta largo a spallate, cacciando i non zin- gari locali e costruendosi […] uno stato zingaro! A quel punto i rom come minoranza scompaiono di colpo! Non solo non sono una minoranza, ma sono una mag- gioranza importante: si trovano al dodicesimo posto, sui quarantasette stati del Consiglio d’Europa, per nu- mero di abitanti (più di 11 milioni di persone, ndr ). […] Rom è uno degli stati più popolosi d’Europa, posizio- nato subito dopo la Romania e l’Olanda, ma prima di ben trentasei altri stati, più popoloso di Portogallo, Grecia, Ungheria e così via!». S e un lettore interessato al tema «Rom» volesse tro- vare delle risposte chiare, semplici, lineari, ai que- siti che esso ci pone, non dovrebbe leggere il libro di Leonardo Piasere. Dovrebbe leggerlo invece chi vo- lesse lasciarsi interpellare: come mostra l’iperbolico brano riportato sopra nel quale l’autore usa alcune cer- tezze (ad esempio che i Rom sono una minoranza, la quale, secondo certe parole d’ordine, «assedia le nostre città») per capovolgerle e quindi spiazzarle. Nella let- tura del volume non si troverebbero confermati né i razzisti (tra cui, più per calcolo opportunistico che al- tro, alcuni esponenti e gruppi politici) che vorrebbero far sparire dalla faccia della terra un intero popolo, né quelli che dai razzisti vengono, a volte giustamente, chiamati «buonisti». Le generalizzazioni criminaliz- zanti così come quelle «romantiche», allontanano dalla realtà e dalle concrete vicissitudini di persone che cer- cano, come tutte, di vivere dignitosamente e che a volte si trovano segregate sia a causa delle prime che delle se- conde. Quando il testo di Piasere cita le semplificazioni operate quotidianamente dal discorso pubblico (e pri- vato) nei confronti dei «Rom», lo fa per mostrarne la falsità. Uno dei pregi di Scenari dell’antiziganismo , è quello di ar- gomentare e dimostrare un’ovvietà: i Rom sono molti, e vivono in molti modi differenti. Impossibile ridurre allo stereotipo del «ladro», del delinquente per cultura o per genetica, della «zingara rapitrice» che «ruba» i bambini, e così via, un popolo complesso, disperso in decine di paesi, principalmente europei ma non solo, in decine di gruppi, con differenti credi religiosi e convin- zioni politiche, e con differenti livelli di «integrazione», a volte di «assimilazione», allo stile di vita dei non rom. F orse per disattendere le aspettative del lettore, Pia- sere, antropologo tra i maggiori conoscitori del mondo «zingaro» italiano ed europeo, docente di antropologia, etnografia, epistemologia ed ermeneutica etnografica all’università degli studi di Verona, non apre il suo volume con la definizione di cosa sia l’ antizi- ganismo annunciato dal titolo, ma con l’invito, rivolto al lettore, a «non dare per scontate» le proprie cono- scenze, e nemmeno i propri criteri di comprensione del mondo, problematizzando alcuni concetti di uso co- mune: cosa sono i confini (delle nazioni, ma anche di altro tipo)? Cosa sono i contenitori, gli insiemi e sottoin- siemi in cui siamo abituati a categorizzare la realtà che ci circonda allo scopo di comprenderla (e di sen- tirci meno insicuri)? Cosa sono le culture? La definizione, molto poco definita, di cosa sia l’antiziganismo arriva solo al decimo e ultimo capitolo, quando il let- tore è oramai passato at- traverso 160 pagine che parlano di cosa siano i nomadi - smentendo sia la convinzione diffusa tra molti che tutti i Rom lo siano, sia la convin- zione diffusa tra altri che nessuno lo sia e che tutti lo siano stati solo per costrizione -, di cosa siano i campi nomadi, delle due filosofie che sottostanno ai differenti modi in cui i Rom vengono trattati, quella del ricono- scimento che tiene conto solo della cultura (i Rom sono differenti perché Rom, e vanno trattati come differenti), e quella della redistribuzione che tiene conto solo della dimensione socio-economica (i Rom sono differenti solo per contingenze storiche ed economiche e vanno trattati a prescindere da qualsiasi altra dimensione). Particolarmente interessante, a nostro avviso, il capitolo ottavo, intitolato Flussi di bambini , nel quale si affronta la questione dei «ladri di minori» portando alla luce la realtà inquietante - opposta a quella narrata dalle leg- Leonardo Piasere, Scenari dell’antiziganismo. Tra Europa e Italia, tra antropologia e politica , Seid editori, Firenze 2012, Euro 13,00. ROM: ODIO RAZZIALE E DEMOCRAZIA La storia dell’esclusione sociale, quando non della persecuzione o dei tentativi di sterminio, delle popolazioni «zingare» in Europa e in Italia è lunga. Anche nei momenti in cui si è cercato di acco- glierle è capitato di ghettizzarle. E anche oggi, tra razzisti e «buonisti», per troppi Rom non è semplice vivere dignitosamente.

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