Missioni Consolata - Maggio 2015

CUBA della libreta , la tessera statale che offre un aiuto alle famiglie dando loro la possibilità di acquistare una serie di beni primari a prezzi poli- tici. Me la mostrano tirandola fuori con un po’ di esitazione. Mi dicono di molti cubani che, pur di- sprezzandola, la utilizzano per comperare quello che offre. Mi spiegano che la libreta non fa vi- vere, ma che comunque è un utile supporto. Con essa anche il loro bimbo ha diritto alla sua quota di riso, pane, olio, ma - aggiungono scherzando - non ai sigari che in- vece a loro farebbero molto co- modo: li potrebbero infatti riven- dere per comprare del latte. Mi raccontano che, da qualche anno, Cuba sta attuando riforme radicali soprattutto a livello agra- rio e stringendo accordi anche con paesi che un tempo erano consi- derati nemici. In ogni caso, sia in città sia in tutta l’area costiera, è soprattutto il turismo il comparto economico su cui la maggioranza dei cubani punta. Qualcosa sono riuscito a sapere. Tuttavia, l’obiettivo della mia cop- pia non è tanto quello di parlare dei problemi e degli scenari futuri di Cuba quanto di riuscire a por- tare a casa qualcosa in più del pranzo. Mi parlano così di coope- rative e dell’opportunità di com- prare rum e sigari a prezzi inferiori a quelli ufficiali. Poi, all’imporv- viso, forse a causa del mio scarso interesse, decidono che è ora di andare e, dopo avermi lasciato i loro indirizzi e in regalo alcuni pe- sos cubani ufficiali, mi salutano frettolosamente. L’incontro mi porta alla mente una serie di letture che avevo fatto prima di partire e che puntual- mente mi avevano svelato quanto la tecnica e la pratica di approc- ciare turisti, soprattutto a la Ha- bana, sia sofisticata ed elegante: gentili e affabili cubani pronti a dare il proprio aiuto per districarsi nei meandri della capitale. Le avevo considerate leggende me- tropolitane, tipiche della rete. In- vece era tutto vero: la prova tangi- bile di come il popolo cubano, stanco e impoverito dalla situa- zione economica, riesca a escogi- tare strategie, anche elaborate, per sbarcare il lunario facendo leva su quella che, probabilmente, è l’unica vera opportunità esi- stente nella capitale, il turismo. La Habana Vieja con i suoi edifici decadenti e fatiscenti è Patrimo- nio dell’umanità. Probabilmente è una delle città coloniali più belle che abbia visto nel Sud America, ma percorrendone le strade, ac- compagnato dagli effluvi delle fo- gne, mi rendo conto del fatto che la maggior parte degli edifici non è mai stata restaurata e che alcuni crollano inesorabilmente giorno dopo giorno, accumulando mon- tagne di macerie ai bordi delle strade. Per visitare la Habana ci vuole non 14 MC MAGGIO 2015 # A destra : un cartellone propagandi- stico. Sotto : cubani giocano a domino. Pagina seguente: un uomo intento nella lettura di Granma , il quotidiano ufficiale del partito comunista cubano.

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