Missioni Consolata - Luglio 2014

76 MC LUGLIO 2014 Libertà Religiosa Le primavere arabe sono state accolte dall’Occidente con grande entusiasmo. Sembra però che col tempo la situazione della libertà sia peggiorata, in particolare per la libertà reli- giosa, che già era molto com- pressa. «A fare la rivoluzione in Egitto e Tunisia sono stati essenzialmente i giovani, che hanno avuto un ruolo decisivo suscitando la presa di coscienza in tutta la popola- zione. Ma poi, quando si è trat- In Egitto fino agli anni ’50 c’era li- bertà a tutti i livelli, ma anche in- giustizia sociale, perché pochi pri- vilegiati avevano tutte le possibi- lità, mentre la massa del popolo viveva con difficoltà. La rivolu- zione introdotta da Nasser ha la- vorato su questo, ad esempio con le riforme agrarie. Ma politica- mente ha fatto un passo indietro. Oggi, con le primavere arabe, tutti sanno che non solo è possibile protestare in parole, ma anche cambiare le cose». tato di fare un governo, non es- sendo preparati alla gestione del potere, ognuno è andato su una linea diversa: in Egitto hanno fatto più di 10 partiti. Gli unici organizzati per prendere il potere erano gli islamisti. I Fra- telli musulmani, creati nel ’28, hanno infatti una struttura molto disciplinata: un sistema gerar- chico nel quale ognuno obbedisce al superiore, e non sa niente di più. Hanno un programma molto semplice, sempre uguale fin dalle origini: “L’islam è la soluzione”. Per qualunque domanda: econo- mica, politica, sociale, religiosa. Non è un affare intellettuale ma emotivo. L’islam è sacro. E poi i Fratelli musulmani si sono molti- plicati grazie al finanziamento del Qatar e, all’inizio, dell’Arabia sau- dita, prendendo possesso delle moschee e spiegando alla gente che quando l’Islam avesse preso il potere sarebbe stato il paradiso. © Saeed Shahat / R N # Pagina precedente : molti bambini che vivono in insediamenti informali del Cairo mangiano pasti ricchi di carboidrati e di calorie, ma non abbastanza di proteine. # Da sinistra : milioni di egiziani sono scesi in piazza il 30 giugno 2013 per chiedere al presidente Mohamed Morsi di lasciare. La donna mostra un cartello con la scritta «vattene». | Un nemico dei Fratelli musulmani lancia sassi contro la sede del movi- mento in Muqqatam, a Sud Est del Cairo, il 30 giugno 2013. | I sostenitori del deposto presidente egiziano Morsi aiutano un uomo ferito negli scontri del 27 luglio 2013 nei quali sono morti decine di manifestanti pro-Morsi nei pressi del ponte 6 Ottobre al Cairo. Morsi è stato estromesso dai militari col sostegno popolare il 3 luglio. | In alto a destra : acquistare pane a prezzi agevolati dal governo in Egitto può richiedere ore di attesa. © Saeed Shahat / R N

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