Missioni Consolata - Luglio 2014

o con radioterapia solo chi ne ha davvero bisogno, poiché le forme di cancro non sono tutte aggres- sive allo stesso modo. È una meto- dica applicata agli uomini giovani e con tumore allo stadio iniziale, che permette loro di vivere nor- malmente, ma con l’incognita di un possibile aggravamento e con il fastidio delle biopsie ripetute. L’intervento chirurgico sulla pro- stata («prostatectomia») e sugli annessi è indicato quando il tu- more è allo stadio iniziale e limi- tato all’interno della capsula pro- statica. È riservato alle persone che abbiano un’aspettativa di vita di almeno 10 anni, quindi non viene eseguito in età avanzata. È radicale, quindi libera dal tu- more completamente (salvo eventuali future recidive), ma il paziente va purtroppo incontro al rischio di incontinenza urinaria (20-40% dei casi) e di impotenza (80% dei casi). Da alcuni anni, per limitare il rischio d’impotenza, di- versi urologi praticano la chirurgia nerve sparing , che conserva l’in- nervazione. Tuttavia esistono limi- tazioni alla sua applicazione, poi- ché potrebbe esporre il paziente ad un più elevato rischio di reci- dive. Sicuramente questo tipo di chirurgia non può essere prati- cato, se il tumore supera la ca- psula prostatica, perché delle cel- lule neoplastiche potrebbero ri- manere vicino ai nervi, causando successivamente una recidiva. La radioterapia a fasci esterni o la brachiterapia, praticata inserendo diverse fonti radioattive diretta- mente nella prostata, sostituisce a tutti gli effetti l’intervento chirur- gico, non presenta i rischi di de- cesso correlati all’intervento, ma implica la comparsa di cistiti du- rante e dopo il trattamento, possi- bili danni alla vescica ed al retto e, anche in questo caso, rischio d’im- potenza (30-50% dei casi). La terapia ormonale con antago- nisti del testosterone praticata da sola non sconfigge tutte le cel- lule tumorali, ma può tenere sotto controllo la malattia per mesi o anni, finché il tumore re- sta androgeno-dipendente e può inoltre essere addizionata alla chirurgia e alla radioterapia. A se- conda della terapia usata ci sono MC RUBRICHE LUGLIO 2014 MC 69 GLOSSARIO A denOcARcInOmA / AdenOmA : adeno- carcinoma è un tumore maligno del tessuto epiteliale, che prende origine dall’epitelio ghiandolare. Se il tessuto ghiandolare è anor- male, ma il tumore è benigno, si parla invece di adenoma. A ntIGene : sostanza di provenienza ambientale o formatasi all’interno dell’organismo, che può essere ri- conosciuta dal sistema immunita- rio. Viene definita immunogena quando stimola il sistema immuni- tario a produrre anticorpi contro di essa. Il sistema immunitario eli- mina o neutralizza qualsiasi anti- gene riconosciuto come estraneo o potenzialmente dannoso. e zIOLOGIA : in medicina è lo studio delle cause di malattia. G InecOmAStIA : anomalo ingrossa- mento delle mammelle maschili. Può essere vera, quando vi sia una eccessiva conversione del testoste- rone in estrogeni, o iperprolattine- mia, o a seguito di ormoni femmi- nili, o per incapacità del fegato di smaltire gli estrogeni in eccesso. È invece falsa, quando è semplice- mente dovuta a un accumulo di grasso: in questo caso si parla di li- pomastia. I ncIdenzA : numero di nuovi casi dia- gnosticati in una popolazione di ri- ferimento (ad esempio, 100.000 persone) in un arco di tempo, soli- tamente un anno. L IcOpene : appartiene al gruppo dei carotenoidi ed è abbondante nel pomodoro. È una sostanza lipofila, quindi viene assorbito dai grassi e ha elevate proprietà antiossidanti. È una molecola scavenger, cioè spazzina di radicali liberi, molecole implicate nell’insorgenza dei tu- mori. m AcROfAGI : detti anche istiociti, sono cellule della difesa immunita- ria aspecifica, con proprietà di fa- gocitosi, cioè capacità di inglobare nel proprio citoplasma detriti cel- lulari e particelle estranee. Rico- prono il ruolo di cellule spazzine dell’organismo. m eLAnOmA : è il più aggressivo dei tumori della pelle, poiché utilizza sia la via ematica, che quella linfa- tica per diffondere le metastasi. Può prendere origine da un neo cutaneo, ma non necessariamente, e può formarsi ovunque. Negli ul- timi anni la sua frequenza è note- volmente aumentata rispetto al passato anche a causa della ten- denza a esporsi a lungo al sole e alle lampade abbronzanti. p eR -t Ac : tomografia assiale compu- terizzata a emissione di positroni. p SA ( vALORI e RISchIO tumORe ): il Psa - antigene prostatico specifico - è un «marcatore» del tumore prosta- tico. Si misura attraverso un’analisi del sangue: • 0-2,5 ng/ml: rischio basso; • 2,6-10 ng/ml: rischio mo- derato; • oltre 10 ng/ml: rischi ele- vato. p RevALenzA : la prevalenza dei pa- zienti oncologici è il numero di per- sone che hanno precedentemente avuto una diagnosi di tumore, nella popolazione generale. È in- fluenzata sia dalla frequenza con cui ci si ammala, sia dalla durata della malattia (sopravvivenza). Tu- mori meno frequenti ma con buona prognosi tendono a essere più rappresentati nella popola- zione rispetto a tumori molto più frequenti ma caratterizzati da bassa sopravvivenza. R nA meSSAGGeRO : acido nucleico con la funzione di trasporto dell’infor- mazione genetica dal Dna conte- nuto nel nucleo cellulare ai ribo- somi del citoplasma cellulare, dove si effettua la sintesi proteica. S cIntIGRAfIA : esame di medicina nu- cleare effettuato dopo la sommini- strazione di un tracciante radioat- tivo, che si accumula preferenzial- mente nel tessuto che si intende studiare. È utilizzata per eviden- ziare la presenza di metastasi tu- morali localizzate nelle ossa. t eStOSteROne : ormone sessuale ma- schile del gruppo androgeno, pro- dotto principalmente dalle cellule di Leydig dei testicoli e, in minima parte, dalle ovaie e dalla corteccia surrenale. Nell’uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali e di tutto l’apparato genitale, non- ché dei caratteri sessuali secondari come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la mu- scolatura. Nella pubertà interviene anche nello sviluppo scheletrico, li- mitando l’allungamento delle ossa lunghe ed evitando una crescita sproporzionata degli arti. R.N.T.

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