Missioni Consolata - Giugno 2014

mostrare i suoi anni. Tre anni fa è stata la volta della maternità, poi della medicina generale con pediatria e chirurgia; in questo 2014 vogliamo sostenere il rinnovamen- to del reparto accettazio- ne e pronto soccorso e attrezzarlo con il labora- torio analisi per offrire un supporto diagnostico al medico. La richiesta della suora, accettata dall’Ufficio Missionario Diocesano di Saluzzo su suggerimento del nostro gruppo, è stata proposta a tutta la diocesi nella terza settimana della Quaresima di Fraternità 2014. Grazie a nome del grup- po missionario. Ines Mussetto Manta (Cn) www.gruppomissionario- sololohospital.it OSPEDALE DI SOLOLO Le scrivo a nome del no- stro gruppo missionario di Manta, diocesi di Sa- luzzo, che da anni ha co- me attività principale quella di sostenere pro- prio l’ospedale di Sololo nel Nord del Kenya ai confini con l’Etiopia. Cer- chiamo di essere utili o- perando su più fronti. Da un lato, organizziamo in- terventi tecnici, che han- no lo scopo di rendere più funzionale l’ospedale, riducendone contempo- raneamente i costi di ge- stione, dall’altra ci impe- gniamo, in particolare nella zona del saluzzese, a raccogliere fondi che poi inviamo alla Diocesi di Marsabit come aiuto alla ristrutturazione del- l’ospedale e alle spese della pediatria e della maternità. In questo pe- riodo, i missionari di So- lolo sono un giovane sa- cerdote fidei donum ru- meno e tre suore keniane, dell’ordine fran- cescano di San Giusep- pe. Oltre a loro, c’è un chirurgo, di origine bu- rundese ma cittadino ita- liano, unico medico del- l’ospedale che conta cir- ca 90 posti letto. Quest’anno la diocesi di Marsabit (Kenya) compie cinquant’anni. Mezzo se- colo speso con e per la gente, dai Samburu ai Borana, dai Rendille ai Gabbra, dai Turkana a tutti gli altri. Un anno do- po, nel 1965, nasceva la missione di Sololo voluta dal vescovo di allora monsignor Carlo Caval- lera (di Centallo). I primi missionari vivevano sotto una tenda. Piano piano, la missione si ingrandì e con esso il piccolo di- spensario costruito dal vescovo. Grazie anche al lavoro di preti e suore Combonia- ni, che succedettero ai missionari della Conso- lata, furono costruiti la General Ward , la mater- nità con la sala operato- ria, l’isolamento, gli am- bulatori e il laboratorio analisi, la farmacia, e an- che la cucina, l’officina e la falegnameria. Lentamente, l’ospedale St. Anthony of Padua è diventato il miglior ospe- dale della zona, una del- le più povere del Nord Kenya e del Sud dell’E- tiopia. Ha 90 posti letto, un medico chirurgo e cir- ca 35 dipendenti ed è amministrato dal 2012 da una suora francesca- na, sister Judith Bomett. Due anni fa, grazie alla Quaresima di Fraternità, l’ospedale di Sololo poté dare avvio all’iniziativa «Madre Maria», per pa- gare le cure alle donne in gravidanza e alle parto- rienti. Da allora, gli aiuti continuano ad arrivare ed il numero delle nasci- te in ospedale è in conti- nua crescita. Da amministratrice at- tenta, ma soprattutto da missionaria che dedica tutta se stessa ai poveri, sister Judith si è resa conto da subito della ne- cessità di porre mano al- la ristrutturazione dell’o- spedale, che comincia a 6 MC GIUGNO 2014 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com # Dall’alto verso il basso: padre Mario Lacchin (missionario della Consolata e amministratore diocesi di Marsabit) con suor Judit, la matron dell’ospedale di Sololo, ritratta anche con il giovane missionario rumeno, parroco della missione. Una veduta dell’ospedale con i classici colori azzurro e bianco che caratterizzano quasi tutte le strutture sanitarie in Kenya. Il reparto donne. Notare le zanzariere sopra ogni letto.

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