Missioni Consolata - Giugno 2014

GIUGNO 2014 MC 51 CILE Testo e foto di PAOLO MOIOLA S antiago del Cile. La si nota appena dal metro si esce su Avenida Matucana. È una costruzione color verde smeraldo a forma di parallelepi- pedo che sovrasta una piazza ad anfiteatro, costruita sotto il livello stradale. La struttura del «Museo de la memoria y los derechos hu- manos» è moderna, ma anche so- bria come si conviene a un luogo che racchiude la memoria di 17 anni di dolore e sofferenza. Inaugurato l’11 gennaio del 2010, il Museo è infatti uno spazio de- stinato a dare visibilità alle viola- zioni dei diritti umani commesse dallo stato cileno tra l’11 settem- bre 1973 e il 10 marzo 1990, du- rante il governo del generale Au- gusto Pinochet. L’entrata è dalla piazza «inter- rata», Plaza de la memoria, che a sua volta ospita una serie di grandi pannelli in cui si raccon- tano, con testi e immagini, le lotte dei popoli latinoamericani contro le dittature. Dall’Argentina al Guatemala: mai dimenticare che praticamente tutti i paesi del continente hanno conosciuto re- gimi repressivi, spesso legati in un’unica trama (il Plan Condor ) 1 . La parete delle vittime Il museo offre ai visitatori un pa- norama completo di quegli anni attraverso immagini, giornali e documenti video dell’epoca, te- stimonianze audio, interviste ai sopravvissuti. Il cuore «emozionale» della strut- tura è però un balcone interno che si trova al secondo livello. Ha pareti di vetro e candele elettri- che che delimitano i suoi lati. Da- vanti a esso si apre una vasta pa- rete su cui sono state collocate migliaia di foto in bianco e nero, VIAGGIO IN CILE / 2 Uccisioni, sparizioni, prigionia, tortura, persecuzioni. I costi umani della dittatura del generale Pinochet sono stati molto alti. A Santiago abbiamo visitato il «Museo della memoria e dei diritti umani». Un’o- pera con cui il Cile ha voluto abbattere i muri della negazione e dell’occultamento. Per costruire il proprio futuro senza dimenti- care il passato. IL PESO DELLA MEMORIA # Interno del «Museo della memoria e dei diritti umani»: il balcone di vetro posto davanti alla parete su cui si tro- vano i ritratti delle vittime della ditta- tura. In primo piano, il leggio elettro- nico che fornisce le informazioni sulla persona morta o scomparsa.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=