Missioni Consolata - Dicembre 2013

IL PERDONO RESPONSABILE Ci può dire in sintesi qual è il contenuto del suo li- bro? «Il libro si muove su diversi livelli. Il primo è un approccio di tipo più “filoso- fico”: quali sono le incoerenze della pena rispetto al riconosci- mento della vita e dignità della persona? Segue un breve excur- sus storico sulla cultura retribu- tiva, per arrivare a un’analisi dell’inadeguatezza del carcere così com’è, e quindi della puni- zione, della sofferenza impo- sta, per raggiungere lo scopo. Il percorso del libro si con- clude con la proposta di una possibile alternativa: quella della giustizia riparativa». una situazione di rottura di una relazione (tra il reo, la società e la vittima) il perdono, al contrario di ciò che si pensa generalmente, non è uno sgravio di re- sponsabilità, ma al contrario richiama alla responsa- bilità. La vittima e la comunità hanno la responsabi- lità di ri-accogliere il reo, il reo ha la responsabilità di riparare in qualche modo la vittima e la comunità. Il perdono rovescia l’ostilità in reciprocità. Questo può avvenire concretamente, ad esempio, nella media- zione penale, una delle pratiche di giustizia ripara- tiva più diffuse in tutto il mondo. SIAMO ANCORA ALLA LEGGE DEL TAGLIONE Proviamo a immaginare l’ex magistrato Gherardo Colombo alle prese con un’as- semblea di duecento ragazzi di seconda superiore mentre parla di regole e re- sponsabilità e propone il perdono e la ri- conciliazione al posto di carcere e puni- zione. Gli domandiamo se gli capita di trovare ragazzi scettici: «Sì, sì... si arrab- biano anche! Le risposte che le persone hanno a questo mio modo di vedere sono varie. Possiamo dire che più le persone cono- scono il carcere (operatori, volontari…), più lo condi- vidono. Mentre invece capita che persone informate sul carcere solo alla lontana, per sentito dire, assu- mano un atteggiamento di rifiuto. Un rifiuto visce- rale di fronte al quale diventa a volte impossibile ap- profondire l’argomento. Io credo che sia molto com- prensibile tutto questo, perché per millenni l’approc- cio al tema della sanzione è stato molto retributivo. Noi siamo ancora purtroppo alla legge del taglione DICEMBRE 2013 MC 37 MC GIUSTIZIA RIPARATIVA [Da] giudice istruttore, succedeva che dovessi emettere mandati di cattura. Poniamo che avessi disposto l’arresto di una persona accusata di rapina in banca: succedeva che si presentasse nel mio ufficio a chiedere un permesso di colloquio la moglie, accompagnata da un bambino di pochi anni. Non ero in grado di trovare la giustificazione all’aver sottratto al bambino il papà. Quale responsabilità aveva, il bambino, perché subisse la sofferenza della privazione del padre? Il carcere, quindi, non solo non rispetta la dignità di chi lo subisce, ma non rispetta dignità e diritti di terzi estranei alla trasgressione. “ ” Qui sopra : la copertina del libro di Colombo, edito da Ponte alle Grazie. | Qui sotto : Gherardo Colombo intera- gisce con il pubblico durante la presentazione del suo volume al Salone del libro di Torino del 2012. | Foto a pagina 38 : Gherardo Colombo risponde a uno degli in- terventi dal pubblico. | In queste pagine : le frasi in co- lore rosso sono prese testualmente da G. Colombo, Il perdono responsabile , rispettivamente dalle pagine 51, 49, 75, 52, 87. | Box pagine 38-39 : il testo è liberamente tratto dai capitoli 10 e 11 de Il perdono responsabile . © L Lorusso 2012

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