Missioni Consolata - Giugno 2013

GIUGNO 2013 amico 67 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT piano personale e sociale. Biso- gna uscire dalla logica del mero consumo e promuovere forme di produzione agricola e industriale che rispettino l’or- dine della creazione e soddi- sfino i bisogni primari di tutti. Un simile atteggiamento, favo- rito da una rinnovata consape- volezza dell’interdipendenza che lega tra loro tutti gli abi- tanti della terra, concorre ad eliminare diverse cause di disastri ecologici e garantisce una tempestiva capacità di ri- sposta quando tali disastri col- piscono popoli e territori. La questione ecologica non deve essere affrontata solo per le agghiaccianti prospettive che il degrado ambientale profila: essa deve tradursi, soprattutto, in una forte motivazione per un’autentica solidarietà a di- mensione mondiale». «L’atteggiamento che deve ca- ratterizzare l'uomo di fronte al creato è essenzialmente quello della gratitudine e della ricono- scenza: il mondo, infatti, rinvia al mistero di Dio che lo ha creato e lo sostiene. Se si mette tra parentesi la relazione con Dio, si svuota la natura del suo significato profondo, de- pauperandola. Se invece si ar- riva a riscoprire la natura nella paesi del Sud del mondo ven- gono depredati delle risorse naturali e delle materie prime di cui è ricco il loro territorio. Essi sono quindi ridotti a meri fornitori, sfruttati e privati delle opportunità di sviluppo che la loro terra offre. Moderazione. È lo stile di una scelta diversificata rispetto agli standard comuni. È una virtù creativa e intelligente che per- mette di valutare la quantità e qualità dei beni realmente ne- cessari, e di scegliere di non consumare quelli superflui, con l’obiettivo di un arricchimento relazionale e spirituale. È uno stile basato sul riconoscimento dell’altro al quale il creato è destinato. RIFERIMENTI BIBLICI Suggeriamo alcuni brani biblici tra i molti riferiti alla Creazione, di cui l’uomo è parte, è destina- tario, è responsabile. Genesi 1,26-30: la creazione / Rm 8,19-23: la creazione è sot- toposta alla caducità / Rm 11,33-36: inno alla sapienza di Dio / Col 1,15-20: Cristo pri- mogenito di tutta la creazione. DALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA Dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (486- 487): «I gravi problemi ecolo- gici richiedono un effettivo cambiamento di mentalità che induca ad adottare nuovi stili di vita, “nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei ri- sparmi e degli investimenti”. Tali stili di vita devono essere ispirati alla sobrietà, alla tem- peranza, all’autodisciplina, sul sua dimensione di creatura, si può stabilire con essa un rap- porto comunicativo, cogliere il suo significato evocativo e sim- bolico, penetrare così nell’oriz- zonte del mistero, che apre al- l’uomo il varco verso Dio, Crea- tore dei cieli e della terra. Il mondo si offre allo sguardo dell’uomo come traccia di Dio, luogo nel quale si disvela la Sua potenza creatrice, provvi- dente e redentrice». Altri stralci da documenti ec- clesiali: Gaudium et spes 69 / Octogesima adveniens 21 / Centesimus Annus 37-43 / Messaggio per la 3a Giornata per la salvaguardia del creato 1.9.2008 / Caritas in Veritate 48-50. DOMANDE PER LA RIFLESSIONE • Il creato è un dono i cui frutti Dio ha messo a disposizione di tutti gli uomini di ogni ge- nerazione. Nella vita di ogni giorno quali attenzioni ri- chiede questa responsabilità? • Quali aspetti «inquinano» il cuore dell’uomo, rendendolo insensibile alla vita della terra? • Come parrocchia, come gruppo, quali conversioni siamo chiamati a operare a tutela dell’ambiente? © Af MC/C Giovetti © Af MC

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=