Missioni Consolata - Giugno 2013

46 MC GIUGN SCHIAVE DEL VUDÙ Cerimonia di iniziazione nella città di Ouidah, Be- nin, culla spirituale del vudù e storico porto d’im- barco delle navi negriere. La religione vudù, origi- naria dell’Africa occidentale, si è diffusa durante i secoli dello schiavismo anche in Brasile e nelle isole caraibiche. Ancora oggi in Benin e Togo è l’in- visibile architrave della società che permea e con- diziona la vita della gente. Talvolta però degenera in pratiche deleterie. Alcuni sacerdoti vudù com- plici di trafficanti di esseri umani, sottopongono delle ragazze a un rito tradizionale – chiamato ju- ju – per assoggettarle ai loro sfruttatori che le ob- bligano alla prostituzione sotto la minaccia di ri- torsioni e oscure maledizioni. SULLA STRADA Prostitute africane in attesa di clienti. Si stima che nel mondo circa un milione di esseri umani siano vit- time di sfruttamento sessuale. La metà di esse si trova in Europa. In Italia, dove le prostitute straniere sono circa 25.000, la mafia nigeriana controlla il traf- fico clandestino delle donne (rapite o attirate con l’in- ganno) provenienti dall’Africa. Le ragazze vengono obbligate a svendere il proprio corpo per meno di 30 euro. Devono lavorare anche quando sono malate e avere rapporti sessuali non protetti; se rimangono in- cinte sono costrette ad abortire o vengono sottratti loro i figli e usati come strumenti di ricatto. «SPOSE DI DIO» Un sacerdote tradizionale del Ghana circondato da due schiave trokosi (spose di Dio). Nei villaggi del po- polo ewé centinaia di bambine e ragazze vergini ven- gono sacrificate dai genitori e affidate ai dignitari re- ligiosi. Il motivo? Devono espiare una colpa compiuta da un familiare e placare le ire del dio Troxovi, una divinità potente e severa che si aggira lungo le rive del fiume Volta. Le donne ridotte in schiavitù sono condannate a lavorare tutta la vita come serve per i «preti» locali: obbligate a soddisfare i loro desideri sessuali, segregate all’interno dei templi sacri e co- strette a procreare il maggior numero possibile di fi- gli (destinati anch’essi a vivere come schiavi). OSSIER © Wikimed a Comm ns © LPTL/Wikimedia Commons © AFP/ Sanogo © Mutualfaith org

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