Missioni Consolata - Giugno 2013

PRIMA DELLA CAMPAGNA (1868-1888) La nascita della Società dei Missionari d’Africa, (Pa- dri Bianchi) in Algeria è strettamente legata alla vo- cazione di prendersi cura dell’umanità sofferente. Di fronte al problema delle vittime della carestia in Al- geria (1866-1868) Lavigerie cercò una congregazione religiosa competente per prendersi cura degli orfani e non essendo riuscito a trovarla cominciò a pensare di fondarne una. Molti dei primi missionari d’Africa ebbero una esperienza pastorale negli orfanotrofi in Algeria sia durante il loro periodo di formazione che in seguito. Il secondo incontro con la miseria umana sotto forma di schiavitù fu nei posti di missione nel Sahara (Leghouat 1872 e Ouargla 1875). Lavigerie si doman- dava come i suoi missionari sarebbero stati coinvolti nella lotta contro lo schiavismo. Uno dei modi che egli escogitò fu quello di riscattare gli schiavi, spe- cialmente i ragazzi, educarli e poi rimandarli in die- tro nei loro paesi di origine come agenti di evangeliz- zazione ed eventualmente come attivisti dell’anti- schiavismo. In realtà egli considerava il lavoro di evangelizzazione in sé, cioè insegnare la fede, la mo- rale e i valori cristiani, un mezzo efficace a lungo ter- GIUGNO 2013 MC 41 MC SPEZZIAMO LE CATENE SULLE ORME DEL FONDATORE DI R ICHARD N NYOMBI La liberazione degli africani dalla schiavitù era parte essenziale della metodologia di evangelizzazione del cardinal Lavigerie. I suoi missionari e missionarie a contatto di- retto con lo schiavismo lo accompagnarono nella sua campagna con le opere di ca- rità, riscattando persone, costruendo orfanotrofi e informando il loro fondatore sulle atrocità di cui erano testimoni. LOTTA ALLA SCHIAVITÙ DEI MISSIONARI E MISSIONARIE D’AFRICA © Arch Padri Bianchi - Roma mine di lotta alla schiavitù fin dalle sue radici. Così ai missionari della seconda carovana diretta al- l’Africa Equatoriale, Lavigerie ebbe a dire questo: «Non siate sorpresi che io, come vescovo cui è stata affidata dal Santo Padre una parte di queste im- mense regioni dove la schiavitù domina ancora, la denunci… Andate, figli miei, andate e insegnate a queste popolazioni che questo Gesù, la cui croce voi mostrerete loro, morì su di essa per portare al mondo ogni libertà: libertà delle anime dal giogo del male, libertà dei popoli dal giogo della tirannia, li- bertà delle coscienze dal giogo dei persecutori e li- bertà del corpo dal giogo della schiavitù» (Cattedrale di Algeri, 20-6-1878). Inoltre Lavigerie aveva già con- siderato la lotta contro la schiavitù come parte del piano generale dell’evangelizzazione dell’Africa Equatoriale nel suo «Memoriale segreto» presentato alla Congregazione di Propaganda il 2 gennaio 1878. DURANTE LA CAMPAGNA (1888-1892) Il cardinal Lavigerie non coinvolse direttamente i membri della sua Società Missionaria nella sua cam- pagna antischiavista. Ciò può essere spiegato da due ragioni: la prima perché la sua campagna era indiriz-

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=