Missioni Consolata - Giugno 2013

BURUNDI Testo e foto di MARCO BELLO LIBERTÀ DI STAMPA A RISCHIO I l Burundi, piccolo paese del- l’Africa centrale, schiacciato tra i due giganti Congo (Rd) a Est e Tanzania a Ovest, e il fratello-gemello scomodo a Nord, il Rwanda, che da sempre ne influenza la storia. Con una superficie pari a quella della Si- cilia e 10 milioni di abitanti soffre di sovrappopolamento e, di con- seguenza, di una progressiva mancanza di terra per sfamare i suoi abitanti. «Le sue colline verdi, il clima ideale. Il Burundi è sempre un paese molto bello, soprattutto adesso che non c’è più la guerra» ricorda una volontaria di vecchia data. Vero, la guerra non c’è più. Si può dire che sia finita con gli ultimi accordi di pace, quelli tra Cndd-Fdd (Consiglio nazionale per la difesa della de- mocrazia – Forze per la difesa della democrazia) e Fnl (Fronte nazionale di liberazione). L’Fnl è stato l’ultimo gruppo armato a deporre le armi nel 2008 (si veda MC maggio 2011 ). Da alcuni anni però, la situazione dei diritti umani nel paese è in rapido peg- gioramento. GIRO DI VITE SULLA STAMPA Il 3 aprile scorso è stata appro- vata dall’Assemblea Nazionale (camera bassa del parlamento) la nuova legge sulla stampa che sostituirà, una volta passata al Senato, quella del 2003. Una legge che Reporter senza fron- tiere , organizzazione per la di- fesa dei giornalisti, definisce «li- berticida» lanciando un appello: «Chiediamo al Senato di non vo- tare questo testo, che porta il marchio della frangia più dura del partito al potere e riduce GIUGNO 2013 MC 15 Dopo 15 anni di guerra civile, dal 2005 il potere è in mano a una fazione di ex guerriglieri hutu. E da subito si nota una tendenza alla deriva autoritaria. Ma è nel 2010 che le cose si complicano. Il partito del presidente Nkurunziza occupa quasi totalmente il potere. E tende a restringere ogni spazio di espressione. LA VERITÀ SONO IO

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