Missioni Consolata - Maggio 2013

C on maestria il pescatore affonda la propria rete conica nelle acque basse del lago Inle e, mano- vrando la barca con un solo remo avvinghiato alla gamba, estrae dalla nassa un paio di guizzanti pesci argentei: anche stasera la cena per la famiglia è assicurata e l’uomo guadagna la strada di casa remando nel modo tradizionale degli Intha, il gruppo etnico tibeto-birmano che da secoli abita questo incre- dibile ecosistema lacustre. Os- servare i movimenti lenti e ar- moniosi dei pescatori Intha che tornano alle proprie semplici pa- lafitte, nell’atmosfera serena e avvolgente del tramonto, rende difficile pensare che la Birmania stia attraversando uno dei mo- menti più significativi di cambia- mento della sua storia secolare. La Birmania deriva il suo nome dal gruppo etnico di maggio- ranza, i Bamar; assunse la de- nominazione Union of Burma dopo essersi smarcata dall’im- pero anglo-indiano e aver rag- giunto una fragile indipendenza nel 1948. La disgregazione so- ciale e i contrasti tra le varie et- MYANMAR Testo e foto di ANDREA MAPELLI e DANIELE BIELLA LA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA IN BIRMANIA CAMBIAMENTO È ANCHE PROGRESSO? Un tempo Birmania, oggi Myanmar, la nazione divenuta sinonimo di dittatura e isolamento, sta ora vivendo i primi passi di una nuova stagione di libertà e rinnovamento a una velocità frenetica. I rischi sono molti, ma non si può fermare il tempo. La speranza è che il cambiamento porti reale pace e armonia in un popolo che deve reinventare la propria identità senza perderla. 14 MC MAGGIO 2013

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=