Missioni Consolata - Marzo 2013

zio per i commercianti ebrei che nel tempo si trasformarono in ve- re e proprie comunità. Ritrovati al- l’interno di una caverna, i mano- scritti sono di varia natura: alcuni sono di carattere religioso, altri sono contratti e lettere; sono scritti in ebraico, aramaico, arabo e persiano. (Radio Vaticana) CAMBOGIA NUOVA EVANGELIZZAZIONE I n occasione del congresso na- zionale della Chiesa cambogiana sul tema «Il Vaticano II e la Chie- sa», svoltosi nel mese di gennaio, sono stati presentati i documenti del Concilio Vaticano II e il Cate- chismo della Chiesa Cattolica tra- dotti in lingua khmer: una «risor- sa per la meditazione, l’approfon- dimento e lo studio che aiuteranno a comprendere come la chiesa khmer si inserisce nella dinamica post-conciliare». I par- tecipanti al congresso hanno an- che ascoltato un videomessaggio inviato dal Santo Padre Benedetto XVI nel quale esorta i credenti a «Testimoniare l'amore di Gesù e il valore universale della Buona No- vella in quella Cambogia che, quando è caduta “nelle tenebre” ha visto la luminosa testimonian- za della fede e del coraggio di tan- ti pastori e fedeli, molti dei quali hanno trovato la morte». La Chie- sa cambogiana, che rappresenta l’1% della popolazione in un paese al 96% buddista, sta vivendo nuo- vamente l’epoca degli Atti degli A- postoli, con il primo annuncio del- la Buona Novella e costituisce «un laboratorio di evangelizzazione in un mondo buddista». I punti signi- ficativi di questa nuova evangeliz- zazione, riferendoli alla situazione della Chiesa perseguitata ai tempi dei Khmer rossi sono il perdono e l’impegno dei laici. (Fides) momenti belli, sia in quelli difficili e tormentati, nonché nella visione lungimirante di un impegno per l’evangelizzazione, perché a tutti i popoli potesse giungere la cono- scenza di Cristo e dell’amore mi- sericordioso di Dio». (Radio Vaticana) AFGHANISTAN MANOSCRITTI EBRAICI F rammenti di manoscritti ebrai- ci risalenti a un migliaio di an- ni fa e provenienti dall’Afghani- stan sono stati acquisiti dalla Bi- blioteca nazionale israeliana. Si tratta di documenti di significativo valore storico che costituiscono u- na ulteriore prova della presenza di comunità ebraiche nel nord dell’attuale Afghanistan. Il fram- mento più importante tra quelli arrivati in Israele è la pagina di un commentario della Bibbia (Isaia 34) attribuibile al rabbino egiziano Saadia Gaon che visse nel X seco- lo tra l’Egitto, dove era nato, e Ba- ghdad dove morì. Secondo le ri- cerche fatte, la presenza delle co- munità ebraiche era legata alla Via della Seta, a quel tempo la principale via dei commerci tra la Cina e l’Europa: lungo quella stra- da furono create stazioni di servi- VATICANO P. M. JARICOT I l 9 gennaio scorso si è concluso l’anno giubilare della serva di Dio, la ven. Pauline-Marie Jaricot, morta 150 anni fa, a Lione, il 9 gennaio 1862. Il 2012 è stato an- che il 190° anniversario della fon- dazione dell’Associazione per la Propagazione della Fede e il 90° anniversario della sua erezione ad Opera Pontificia. Con l’indizione di questo Giubileo, la Conferenza E- piscopale Francese ha inteso ri- scoprire la figura di questa donna, in realtà poco conosciuta, ma che con la sua fede, creatività e santità ha messo in moto la Cooperazione Missionaria dei tempi moderni. Durante l’omelia della messa, nel- la chiesa di Trinità dei Monti, a Ro- ma, a conclusione delle celebra- zioni per il 150° anniversario della morte della venerabile Pauline Marie Jaricot, il card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazio- ne per l’Evangelizzazione dei Po- poli ha ripercorso le tappe princi- pali della biografia della Jaricot, evidenziando che «L’eroicità delle virtù della Jaricot non consiste in una miracolistica serie di eventi, ma in quella feconda fedeltà a Cri- sto cui consacrò se stessa, sia nei La Chiesa nel mondo a cura di Sergio Frassetto MC RUBRICHE # Francia, Lione - ritratto della serva di Dio Pauline-Marie Jaricot. 8 MC MARZO 2013

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