Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2013

INDICE \\ 67 EDITORIALE \\ 68 AMICOMONDO \\ 71 MISSIONE E MISSIONI \\ 74 PER LA PREGHIERA \\ 76 BIBBIA ON THE ROAD \\ 78 PAROLE DI CORSA \\ 80 PROGETTO CONGO RD \\ 82 PROGETTO MONGOLIA .01 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT Caro amico U na beatitudine dà il colore di fondo al messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace 2013: «Beati gli operatori di pace». Beati quelli operosi nel rivelare la presenza pervasiva della pace. Beati quelli operosi nel mantenimento e nella costruzione, e ricostru- zione, della pace. Beati quelli operosi nel consolare chi è de-umanizzato dall’assenza di pace, e nel lasciarsi consolare perché sanno che la pace è vulnerabile per tutti, anche per i suoi apostoli. Beati quelli che operano la pace a ogni livello: dalla piega più riposta di un cuore, alla rete intricata delle relazioni internazionali. Beati quelli che proteggono i propri figli dallo sgretolarsi dei muri della propria abitazione bombardata. Beati quelli che proteggono i figli dei propri vicini massacrati dal mercato delle armi. Beati quelli che ascoltano le rabbie degli incroci stradali. Beati quelli che non intasano quegli incroci, andando in bici, o acquistando a km0. Beati quelli che informano liberi dalle gabbie di finanziatori e poteri po- litici. Beati quelli che s’informano cercando la verità nella libertà. Beati quelli che costruiscono relazioni personali, famigliari, lavorative, commerciali, spirituali, oneste e trasparenti. Beati quelli che lottano con giustizia per il bene dei singoli e per quello comune. Beati quelli che sanno perdonare (anche Dio e se stessi). Beati quelli che sanno chiedere perdono (anche a Dio e a se stessi). Sono molti. In tutto il mondo. Nonostante gli occhi poco abituati a riconoscerli. Sono ovunque. Vitali e incontenibili come l’aria che si respira. Buon 2013 di pace (non pacifico). Sarai nel pianto, afflitto, perseguitato, povero, affamato e assetato, in- sultato. E beato. Perché chiamato figlio di Dio (e lo sei realmente), per- ché umano, perché amato. Luca Lorusso © Af.MC/L. Gallo 2012

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=