Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

72 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2012 delle arterie, che portano san- gue al cervello. FUMO PASSIVO Non dobbiamo dimenticare che anche il fumo passivo (Fta, fumo di tabacco nell’ambiente) è ca- pace di danni significativi per i non fumatori. Secondo l’ Environ- mental Protection Agency degli Stati Uniti, il fumo passivo di ta- bacco è uno dei più diffusi e peri- colosi inquinanti degli ambienti chiusi. Al Surgeon General e alla National Academy of Sciences degli Stati Uniti sono giunti alla conclusione che il fumo passivo può causare l’insorgenza di tu- mori polmonari e che i figli di genitori fumatori presentano una maggiore incidenza di pol- moniti, di bronchiti e di crisi asmatiche. Per renderci conto della reale portata del problema, esami- niamo alcuni dati forniti dal- l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Al mondo circa un terzo della popolazione è dedita al fumo di tabacco. In Italia i fumatori, se- condo un’indagine Doxa del 2012 sono 10,8 milioni, ovvero 24,6% degli uomini e 17,2% delle donne sulla popolazione totale. Il quan- titativo medio di sigarette fumate al giorno in Italia è di 140 milioni. Secondo l’Oms, il fumo di ta- bacco è diventato la prima causa di morte evitabile, a livello mon- diale. La percentuale di decessi evitabili correlati al fumo di ta- bacco varia tra 25 e 50% e me- diamente ogni fumatore abituale broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), le polmoniti, l’ictus, gli aneurismi aortici, il cuore polmonare, le coronaropa- tie e l’infarto del miocardio. Il fumo di tabacco ha inoltre un’influenza negativa tanto sul- l’apparato riproduttore maschile, che su quello femminile. Nel primo caso aumenta notevol- mente il rischio di impotenza, soprattutto nelle persone con patologie cardiovascolari sotto- poste alle relative terapie farma- cologiche. Tale rischio è diretta- mente correlato alla formazione di ateromi, cioè all’aterosclerosi indotta dal fumo di tabacco. Inol- tre esso può ridurre la fertilità maschile causando una diminu- zione della densità dello sperma, del numero e della mo- bilità degli spermatozoi. Nella donna il fumo di tabacco può provocare la menopausa precoce anticipandola di almeno due anni, rispetto alle non fuma- trici, dal momento che esso è capace di alterare la produzione degli ormoni sessuali femminili. Inoltre il fumo di tabacco in gra- vidanza comporta un aumentato rischio di aborto, di bambini nati morti, di neonati sottopeso con un possibile ritardo nella cre- scita e nello sviluppo mentale, oltre che polmonare (capacità respiratoria ridotta del 10%). L’insorgenza di fenomeni atero- sclerotici associati al fumo di ta- bacco è spesso strettamente correlata alla comparsa della demenza senile, indotta dal re- stringimento e dall’indurimento perde circa 15 anni di vita. Il nu- mero totale dei decessi correlati al fumo di tabacco, in seguito allo sviluppo di patologie di vario tipo quali la cardiopatia ische- mica, la cerebropatia vascolare (ictus), la broncopneumopatia cronica ostruttiva, le varie forme di tumore, secondo le stime at- tuali, è destinato ad aumentare da 5,4 milioni nel 2004 a 8,3 mi- lioni nel 2030, con circa il 10% di decessi in più in tutto il mondo. IL FUMO DEL SUD Si stima inoltre che l’80% dei de- cessi si concentrerà nei paesi in via di sviluppo, dove i fumatori sono il 75% della popolazione mondiale dedita al fumo, l’infor- mazione medica non è sufficien- temente presente e la scarsa re- golamentazione della pubblicità ha permesso alle multinazionali produttrici di tabacco di pubbli- cizzare i loro prodotti e di espan- dere notevolmente le vendite. In Africa, Cina, Brasile, nei paesi dell’Est europeo, la pressione pubblicitaria relativa al fumo di tabacco porta le famiglie a spen- dere il 4-5% del loro reddito in sigarette, anziché per i beni di prima necessità. In Cina questa percentuale sale al 7% e in Bul- garia al 10,4%. Si calcola che se in Bangladesh, dove si vive con un euro al giorno, due terzi dei soldi spesi MADRE TERRA © Elmer Martinez /AFP

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