Missioni Consolata - Febbraio 2011

ovviamente, senza prenotare) questo lavoro si svolge con code ordinate di persone tranquille ed educate. CON GLI OCCHI DELL’OSPITE Il giorno stesso del mio arrivo sono condotta a fare un giro di tutto l’ospedale dalla dott. Ma- nuela Buzzi, che tutti chiamano familiarmente Manu, vero pila- stro dell’organizzazione. Come farmacista ella svolge il lavoro di approvvigionamento di tutti i far- maci e i materiali di consumo e li smista quotidianamente alla far- macia interna e ai vari reparti secondo le esigenze. Questo la- voro già molto impegnativo è reso più difficile da diversi pro- blemi: la lontananza dalla fonte di approvvigionamento che è, per quasi tutto, Dar es Salaam, le pessime condizioni delle strade soprattutto nella stagione delle piogge e la precarietà organizza- tiva dei distributori centrali che a volte rimangono sprovvisti di far- maci o ne danno in quantità infe- riore alle richieste e anche alle promesse! Si rende perciò ne- cessario fare delle scorte a lungo termine prevedendo i con- sumi. Il miracolo è che non manca quasi mai niente e poiché questo è ormai risaputo dalla popolazione, chi ha bisogno di un DONO DI TORINO L ’ ospedale di Ikonda è stato inaugurato nel 1965 in risposta ai biso- gni impellenti della po- polazione locale, i Wakinga. Si- tuato a quadi 2000m. slm, sui monti quasi ai confini col Ma- lawi, venne progettato dagli in- gegneri torinesi Mario Fiameni e Luigi Cappa Bava e finanziato dal comitato per la «Campagna contro la fame e la miseria nel mondo» di Torino che nel 1963, in pochi mesi, raccolse i fondi necessari. La notizia dell’inau- gurazione degli ambulatori di pronto soccorso e dei primi re- parti apparve su questa rivista nel marzo 1966 col titolo «Tori- nesi: questo ospedale è vostro!». Da quei giorni vi hanno lavorato con passione innumerevoli mis- sionari e missionarie della Con- solata, come P. Giuseppe Mo- ratti (che seguì i lavori dall’ini- zio), P. Luigi Negro e P. Giorgio Battifolo, per ricordarne solo al- cuni. Ora è amministrato da P. Alessandro Nava che, con l’aiuto del grande capomastro Fr. Gianfranco Bonaudo, a par- tire dal 2004 ne ha diretto il completo rinnovamento per continuare ad offrire un servi- zio sanitario qualificato, capace di rispondere ai bisogni reali della popolazione locale. TANZANIA # Sopra: fratel G. Bonaudo dirige i lavori di ristrutturazione. # A destra: il corridoio dei magazzini e della sala operatoria. # Pagina accanto: una delle belle camere dell’ospedale e la sala operatoria. # Sotto: pianta dell’ospedale, 1965.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=