Missioni Consolata - Febbraio 2009

«F in dall’antichità gli uomini ringraziavano le divinità con sacrifici e attraverso offerte di cibo. Fin dalle epoche più remote la condivisione del pasto era cifra della volontà di mettersi in re- lazione con l’Altro, con il Divino,ma anche con l’uomo suo simile: era un convivio d’amicizia ed unità varia- mente intesa». Si apre così l’interes- sante libro di Paola Bizzarri e Davide Pelanda, « La fede nel piatto », edizioni Paoline. Il testo è diviso in due capitoli principali: il primo rappresenta un viaggio attraverso le prescrizioni re- ligiose delle principali religioni di Occidente e Oriente (ebraismo, cri- stianesimo, islam, hinduismo, buddi- smo e jainismo), e le usanze gastro- nomiche nate da ciascuna tradizio- ne. Il secondo esplora, sia dal punto di vista politico-economico, sia stori- co sia, ancora, prettamente alimen- tare, i «saperi e sapori» del «cibo po- vero» e «dei poveri». Entrambi ci mettono in relazione con mondi e culture diverse, passate e presenti. IL CIBO:TRA DIVIETI E CONCESSIONI DIVINE «Il Signore disse a Mosè e a Aron- ne: “Riferite agli Israeliti: Questi sono gli animali che potrete mangiare tra tutte le bestie che sono sulla terra. Potrete mangiare d’ogni quadrupe- de che ha l’unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina.Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l’unghia divisa, non mangerete i se- guenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, lo consi- dererete immondo; la lepre, perché rumina,ma non ha l’unghia divisa, la considererete immonda; il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura,ma non rumina, lo conside- rerete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi». L’elenco di divieti e di concessioni alimentari, contenuto sia nel Leviti- co (cap. 11) sia nel Deuteronomio (cap. 14), è lunghissimo e dettaglia- to, così come sono numerose le sure e i versetti del Corano in cui si defi- nisce ciò che è halal (lecito) o ciò che haram (proibito). «Vi sono vieta- ti gli animali morti, il sangue, la car- ne di porco e ciò su cui sia stato in- vocato altro nome che quelli di Al- lah, l’animale soffocato, quello ucciso a bastonate, quello morto per una caduta, incornato o quello che sia stato sbranato da una belva RELIGIONI di Angela Lano Aspetti culturali e religiosi degli alimenti Dalla Bibbia ai Veda orientali, dal Corano ai precetti buddisti, da sempre la preparazione del cibo, il suo significato, i suoi rituali sono l’espressione di un’unica e intima tensione dell’animo umano a tessere relazioni con gli altri. E con l’Altro. Mercato delle spezie a Istanbul (Turchia). IL CIBOTRA FEDE E SALUTE

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=