Missioni Consolata - Febbraio 2009

64 MC FEBBRAIO 2009 SCIAMANISMO concretizza attraverso duemirati pro- grammi di cooperazione e di svilup- po. Il primo di «Assistenza tribale ur- gente» è rivolto ad aiutare individui e gruppi (finora soprattutto nativi ame- ricani) a rivitalizzare le loro tradizioni medico-empiriche perdute. Il secondo, attraverso un altro pro- gramma chiamato «Tesori viventi dello sciamanismo», viene conferito un vitalizio annuale a due sciamani tradizionali, che si sono particolar- mente distinti nel servizio alle loro comunità.Attualmente lo sciamani- smo sta suscitando un rinnovato in- teresse sia nel campo degli studi spe- cialistici sia in quello della cultura ge- nerale. In entrambi i casi,parte dell’u- tenza che si rivolge a questi centri so- no troppo spesso i giovani attratti dalla possibilità di vivere quelle espe- rienze «alternative», che i media stru- mentalizzano e iconizzano come semplici fenomeni di costume. Anche per questo l’importanza che assume oggi il fenomeno esotico nel contesto di una nuova religiosità, specialmente nell’area newage , non è legata tanto alla sua particolare struttura religiosa, quanto per il fatto sconvolgente che esso evoca, cioè la possibilità di un «viaggio in un altro mondo» attraverso uno stato altera- to di coscienza. C’è da rilevare, purtroppo, la diver- sità sostanziale dello sciamanesimo post-moderno dallo spirito autentico di quello storico: i viaggi al di fuori di sé di cui il newage si fa promotore, sono ben diversi per finalità; siamo Lo sciamano esquimese Angaangaq Lyberth,molto conosciuto dalle comunità indigene del nord e sud America.

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