Missioni Consolata - Febbraio 2009

MISSIONI CONSOLATA de las escobas», (lo sciopero delle scope). Gli inquilini del conventillo «Los cuatro diques», nel quartiere Barra- cas, rifiutarono l’aumento dell’affit- to e in pochi giorni altri 500 conven- tillos si unirono alla protesta. Gli in- quilini elaborarono una lunga lista di reclami che consegnarono ai por- tinai, incaricati di ritirare le quote mensili. L’assenza degli uomini per lavoro obbligava le donne e i bambini ad affrontare la polizia e le autorità giu- diziarie. Ne «las marchas de las esco- bas», (le marce delle scope), bambi- ne e bambini di tutte le età manife- starono con le scope in mano lungo le strade del sud di Buenos Aires. La mobilitazione coinvolse a cate- na molti conventillos , da cui la polizia venne più volte cacciata a colpi di scopa e secchiate d’acqua bollente. Gli anarchici e i socialisti appog- giarono politicamente e material- mente gli scioperanti, e misero a di- sposizione i locali per le assemblee. Gli scontri con le forze dell’ordine divennero sempre più crudi. Il fune- rale di un ragazzo di 15 anni,Miguel Pepe, colpito a morte dalla polizia, si trasformò in una marcia di 15 mila persone, capeggiata dalle donne. Verso la metà del 1907 le ribellioni si spensero, benché nei conventillos coinvolti nella protesta le condizioni di vita fossero addirittura peggiora- te. Molti degli scioperanti stranieri vennero espulsi dal paese. VITAQUOTIDIANA «No sin esfuerzo me adapté a to- do. Aprendí a hablar el español con el trato de la gente, y sola, a leer y e- scribir en este idioma (...). Nos llevó un tiempo acomodarnos a la reali- dad de este nuevo destino, de un país que no era el nuestro, pero que fue el de nuestros hijos». (Non fu senza sforzo che mi sono adattata a tutto. Ho imparato a parlare spagno- lo relazionandomi con la gente e, da sola, a leggere e scrivere in questa lingua. Ci volle un po’ di tempo per abituarci alla nuova realtà di un pae- se che non era il nostro,ma che di- ventò quello dei nostri figli). (Maria Rizzoti, in Mujeres Inmigrantes.Histo- rias de vida ). Le donne furono le mediatrici tra la cultura di origine e quella di arri- vo. Ebbero un ruolo fondamentale nella trasmissione culturale e nel mantenimento dei tratti identitari, in particolar modo nella preserva- zione delle tradizioni gastronomi- che e della medicina popolare. Le ri- cette dei piatti regionali passarono da madre a figlia, con l’aggiunta di ingredienti locali. Le donne portaro- no con sé le spezie usate abitual- mente nella cucina italiana, come il rosmarino, la salvia, il timo, l’origano. Per quanto riguarda il lavoro, alla fine del XIX secolo il mercato fem- minile offriva poche attività in gene- re poco qualificate, la maggior parte nel servizio domestico. Le donne la- MC FEBBRAIO 2009 53 Casa tipica del quartiere “La Boca”. Mensa delle donne nell’ Hotel de los inmigrantes .

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