Missioni Consolata - Febbraio 2002

MISSIONI CONSOLATA 10 FEBBRAIO 2002 a cura di Benedetto Bellesi MONROVIA - LIBERIA VESCOVO DENUNCIA INGIUSTIZIE I n Liberia si registrano forti ca- renze nel rispetto dei diritti uma- ni: ecco in sintesi la denuncia del vescovo di Monrovia, mons. Michael Francis, nella lettera pastorale letta nelle comunità cattoliche della sua diocesi la fine dell’anno scorso. Il do- cumento condanna in primo luogo la mancanza di giustizia verso le molte vittime di assassini rimasti impuniti. I- noltre, l'attuale sistema giudiziario consente vari altri arbitri sia al mo- mento dell'arresto dei sospettati che durante le procedure. Vi sono poi e- sempi eclatanti di cattiva amministra- zione dello stato, tra cui i salari perce- piti dagli statali, spesso inferiori a 50 mila lire. Mentre i dipendenti aspet- tano per mesi la retribuzione, ha sot- tolineato mons. Francis, «quelli che occupano posizioni di autorità vivo- no in dimore milionarie». Il governo del presidenteCharles Taylor ha defi- nito l'esternazione del presule «priva di realismo»; ma la società civile libe- riana ne ha sottolineata l'estrema per- tinenza, ricordando, soprattutto, che il vescovo è da tempo l'unica perso- nalità del paese a denunciare aperta- mente e con grande coraggio le mal- versazioni subite dalla popolazione. (Misna) HARARE - ZIMBABWE CHIESE CRISTIANE SFIDANO MUGABE D i fronte all’aumentodi notizie di morti per malnutrizione in Zimbabwe, le chiese cristiane hanno affrontato apertamente il pre- sidente Robert Mugabe. La sua cam- pagna per rimanere al potere ha già af- famato migliaia di persone a Bu- lawayo e circostanti distretti rurali, denuncia il vescovo locale Pius Ncu- be. «Causa della fame è l’ipocrisia del governo: ha ordinato che solo i fun- zionari del partito al potere possono distribuire aiuti alimentari. Così può comperare voti. A Mugabe non im- porta quante persone muoiono, pur- ché rimanga al potere» affermamons. Ncube. A Masase, villaggio di 2.000 abitanti nel centrodel paese, sono i lu- terani a sfidare il partito, per aver ra- zionato gli alimenti. Il ministro del- l’Informazione, JonathanMoyo, allu- deva a persone come il pastore della chiesa svedese Anders Berglund, quando affermò che gli stranieri «po- trebbero contrabbandare il controllo delle elezioni sotto l’apparenza di aiu- ti alimentari». «A scuola gli alunni vengono - ha risposto il reverendo -. Abbiamodovuto ridurre l’orario sco- lasticoperché i bambini nonhanno e- nergia per concentrarsi». (Zenit) COTONOU - BENIN SAN CAMILLO TRA LE COMUNITÀ CRISTIANE N uove forze al servizio dei ma- lati in Benin: alla fine di otto- bre 2001 sono stati ordinati due sacerdoti dell’ordine di san Ca- millo da Lellis, la cui missione è servi- re i malati. Fratel Valentin Alognon e fratel Aristide Vissienon hanno rice- vuto l’ordinazione sacerdotale nella chiesa di St. JeanBaptiste di Cotonou. Fondati nel 1582 con lo scopo di servire i malati con passione, zelo e carità, i camilliani sono presenti in vari paesi dell’Africa: Burkina Faso, Kenya, Tanzania, Madagascar e Be- nin. In questo paese la loro opera è fondamentale. Non esiste un sistema sanitario gratuito (solo il 20% della popolazione può permettersi un si- stema mutualistico), gli ospedali so- no a pagamento, la medicina tradi- zionale è ancora molto utilizzata. Le malattie più diffuse sono Aids, ma- laria e tubercolosi.Malaria eAids so- no tra le prime cause di morte. La speranza di vita è 53 anni e il tasso di mortalità è il 13,1 per mille. (Fides) VANIMO - PAPUA N. G. MISSIONARI INDIANI FIDEI DONUM I primi due preti diocesani fidei do- num dell’Andha Pradesh (India) stanno completando la loro pre- parazione a Pune e presto raggiunge- rannoVanimo, inPapuaNuovaGui- nea. Si tratta di AmruthKicherla e Jo- seph Natta, entrambi appartenenti alla diocesi di Eluru. Il vescovo loca- le, John Milagada, ha chiesto la loro disponibilità ad essere inviati per al- cuni anni nella diocesi di Vanimo. L’invio si colloca nella cooperazione missionaria che la Conferenza epi- scopale di Papua Nuova Guinea ha avviato con i vescovi indiani, affidan- do al Pime il compito di preparare i sacerdoti missionari. (Avvenire) DOHA - QATAR UNICA PARROCCHIA TRA LE DUNE U n muro bianco rende invisi- bile ai passanti l’unica par- rocchia cattolica del Qatar: qualche scivolo per i bambini, sette piccoli prefabbricati e una modesta struttura inmuratura; ma niente chie- sa: «L’islam wahabita la considera u- na profanazione della terra santa» spiega padre John Vandeerlin, ca- liforniano, 54 anni e da 13 nel paese. Grazie alla pressione delle ambascia- te occidentali, il governo sta aprendo qualche spiraglio: un terreno desti- nato ai militari sarà diviso tra cattoli- ci e anglicani e il sogno di una chiesa potrebbe divenire realtà: ciò permet- terebbe ai cristiani di uscire allo sco- perto e non doversi più nascondere. Su una popolazione di 550 mila abi-

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