Missioni Consolata - Gennaio 2002

- Ultime quattro righe del primo capoverso: «Finché ci sa- ranno moltitudini affette da fame... ci saranno personag- gi come Bin Laden». Con ciò si può pensare che costui sia almeno in parte giustificato (ma lo pensate veramente?). La storia ci dice che, grazie a Dio, il terrorismo è un pro- dotto (relativamente) raro del male; posso allora conclu- dere che in quei periodi non c’erano fame, miseria, ingiu- stizia? E se purtroppo ci sono sempre state, di chi la col- pa? (Non certo del capitalismo o degli americani, come spesso voi assieme a troppi dite, perché sarebbe un evi- dente assurdo storico). - Metà del secondo capoverso: «... di popoli... costretti a vivere in condizioni di grande povertà». Da chi costretti? Prima di dare una risposta, ricordiamo il fiume di denaro che è dirottato (rapinato?) dalle economie sviluppate (ca- pitaliste) proprio verso paesi islamici (per lo più). - Quart’ultima riga: «... c’è del fondamentalismo nella dot- trina neoliberista...». Vorrei ricordare che tutte le teorie, ma anche le dottrine, sono passibili di una lettura fondamentalista, senza che questo infici la loro validità. - Prime righe della 2° colonna: «Ciò che è avvenuto è in stretta relazione con l’attuale sistema economico...». Ne deduco che nei periodi storici ove il fondamentalismo e/o il terrorismo non erano attivi vigeva un sistema economi- co migliore del nostro. Ma veramente pensate a una simi- le bufala? - 7° riga e seg.: «In un mondo che viene rapinato nella ri- cerca esasperata dei profitti...». Mi spiegate perché profitto (anche se in questo caso esa- sperato) fa spesso rima con rapina e non invece con lavo- ro, risparmio, sacrificio ecc.? L’ultima parte dell’articolo elenca gli errori americani emi può anche trovare d’accordo: ma è bene ricordare che l’ac- cordo di Kyoto (non trattato) è subordinato alla ratifica dei parlamenti nazionali e pertanto non è stato stracciato da Bush, come non è stato stracciato l’accordo sui missili, perché di scudo stellare se ne è ancora solo parlato! Ricordo ancora che l’accordo di Kyoto è contestato da di- versi (molti?) scienziati, perché inefficace (vincola solo al- cuni paesi e non incide sulle vere cause che risultano ad oggi ancora sconosciute). I n definitiva, la «vostra» rivista è diventata per me fonte di tristezza (perché neanche tra di noi è possibile una lettura almeno simile dei fatti?), vi invito a non inviarme- la più, almeno sino a quando continuerete con siffatte (fa- ziose) interpretazioni. L eggo nell’articolo di Missioni Consolata di ottobre- novembre ( editoriale di padre Ugo Pozzoli da Washington ) la domanda: « È davvero così strano che qualcuno non ami l’America? ». Se seguissimo la vostra propaganda diremmo che gli Usa non sono da amare, ma personalmente credo l’opposto. Gli Stati Uniti ci hanno salvati da un’egemonia mondiale del nazismo e del comunismo. Ora speriamo ci salvino dal terrorismo e dall’islam integralista. L’80%dei soccorsi ali- mentari ai paesi poveri giunge dagli Usa; sono sempre lo- ro ad accorrere quando ci sono terremoti od alluvioni. Tutti hanno ricevuto aiuto economico ed assistenza tecni- ca dagli Usa. Chi ha usato i prestiti con criterio e onestà (come Europa, Giappone, Formosa, Corea e recente- mente Industan) è cresciuto immensamente. Non è colpa degli Usa se altri non sono recettivi di una visione moder- na della società, che solo permette il benessere con l’im- mensa crescita della popolazione del globo. Bene fanno gli Usa a non permettere che nazioni rette da dittatori sadici, come Iraq e Cuba , siano in condizioni da estendere la lo- ro influenza (e dirò di peggio, se risulterà che la guerra del carbonchio è opera dell’Iraq). Debbo dire che se sul piano del dogma, della morale, del- la liturgia, dellamissionarietà, mi sento convintamente cat- tolico; ma sul piano politico debbo dichiararmi non prati- cante. L’influenza politica cattolica è frequentemente ne- gativa. Perché nelle nazioni protestanti non si realizzano mancanze di democrazia e dissennati crolli economici co- me nell’America Latina? Se mi si risponde che è colpa della Cia ( * ), ogni dialogo di- venta impossibile. (*) Sul tema Cia si veda la lettera pubblicata a pagina 7 di que- sto numero. Missioni Consolata sbaglia (2) «La colpa non è degli Usa. Né della Cia» di Renzo Mattei

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