Missioni Consolata - Ottobre 1996

stiana che si rispetti, assolve alla sua <<missione sacerdotale, profetica e regale»: il sacerdote celebra la mes- sa e gli altri sacramenti e, in sua as- senza, i delegati della parola guida- no le éelebrazioni liturgiche; la fun- zione profetica è svolta da catechiste e catechisti, impegnati nell'annun- cio della Parola e approfondimento del messaggio evangelico; il compi- to regale è affidato ai vari leaders, a- nimatori e responsabili dell'impe- gno sociale, secondo i principi e va- lori del regno di Dio. «Sanità, educazione, progetti di sviluppo ed evangelizzazione costi- tuiscono un programma armonico - afferma padre Beppe -. La celebra- zione della fede (ed educazione nel- la fede) diventa mutamento della realtà, in vista di alternative econo- mico-sociali che diano alla gente la possibilità di vivere in pace». Madre foresta insegna La Fondazione Soiano, con i suoi vivai, provvede a seminare, innesta- re e distribuire le piantine di cauc- ciù: questa, al presente, è la più si- gnificativa e promettente coltiva- zione alternativa alla coca. Si po- trebbero accelerare i tempi, compe- rando direttamente le pianticelle dai vivai governativi di Florencia; ma il prezzo è quattro-cinque volte supe- riore. Per questo il processo di sosti- tuzione è graduale: anche perché, per ottenere il primo lattice occorro- no almeno sei anni. Nel frattempo la gente deve continuare a vivere. Scopo non secondario dei proget- ti alternativi è, quindi, il ricostituire le coltivazioni di prodotti destinati all'autoconsumo. Con la coca, in- fatti , il contadino ha abbandonato o- gni altra attività agricola, compran- do in città anche i prodotti facil- mente ottenibili nel proprio campo. «Insieme al caucciù - continua padre Beppe - incoraggiamo a colti- vare alberi da frutta e varie piante da cui ricavare zucchero, farina, marmellate e altri prodotti di sussi- stenza, per passare un giorno alla loro commercializzazione. A San Vicente esistono già corsi che inse- gnano le tecniche di trasformazione e conservazione dei prodotti che ora crescono spontanei nella foresta». La foresta è madre; le sue risorse 58 «NON DI SOLA COCA» Missioni Consolata- Ottobre '96 PER NON PERDERE IL TRENO Le Fat torie amazzoniche inf antili: progetto per una nuova cultura. MACHETE E FASCINO DEllA DMSA L e difficoltà dei genitori contadini nell'Amazzonia colombiana ricadono sui figli. Per molti di loro non c'è adolescenza né giovinezza, ma vengono fagocitati dai modelli offerti dall 'ambiente: coquero, guerrigliero, paramilitare. Sono tanti i ragazzi che, a 12 anni , lasciano la famiglia e , armati di machete, cercano lavoro nelle piantagioni di co- ca. U chiamano raspachines: non guadagnano molto, ma è un lavoro che garantisce denaro più di altre attività e richiede meno fatica . Capita spesso di vedere ragazzi , alti un soldo di cacio, col fucile . Nessuna motivazione ideologica: «Me fui por el monte, porque en mi pueblo no tenia forma de trabajaT>• (sono andato nella selva, perché nel mio villaggio non c'era lavoro) dice il Canto del guerrigliero. Questi ha uno stipendio; con il fucile è rispettato, è qualcuno. Per i giovani, guerriglia significa indipendenza, libertà e , spesso, unico modo di sopravvivenza. n denaro lo si prende dove c'è: i gruppi rivoluzionari si finanziano imponendo una tassa su ogni transazione di coca. V icino a Soiano c'è una base militare: le ragazzine impazziscono, quando vedono un'uniforme. Mettersi con un poliziotto o un militare significa avere il <<SOldo» assi- curato. Una legge secolare wole che per la donna senza l'uomo non ci sia salvezza: la paura di rimanere zitella è un 'angoscia esasperante. Alcune ragazze, quindi, partono con il primo poliziotto abbordato, per poi tornare a casa sedotte e abbandonate; a 16 anni sono già madri; a 20, se non hanno concluso il matrimonio, se quedaron: sono rimaste indietro. Hanno perso il treno. Nel Caqueta la maggior parte dei bambini è tagliata fuori dall 'istruzione, perché i ge- nitori si disinteressano o li mettono a lavorare; e poi, nelle zone rurali, la scuola è a due- tre ore di cammino. Degli alunni che iniziano la scuola solo il10% termina le elementa- re. Per i pochi che finiscono il liceo, le speranze sono magre: impiego nel municipio del paese o fare il maestro. Per tutti il sogno è: Rorencia, Bogota, Miarni , New York. In un ambiente senza valori di riferimento (eccetto l'ammirazione per chi vive meglio) è sorta una generazione disposta a tutto , fino a rischiare la sorte nella guerriglia o coca, destinata a vivere poco e in fretta . Per rovesciare tale mentalità e aiutare la gente a va- lorizzare la ricchezza del proprio ambiente, bisogna formare le nuove generazioni, co- minciando dalla scuola . FATTORIE AMAZZONICHE INFANTIU I n concomitanza ai gruppi agricoli, sono stati pensati programmi per gli alunni delle elementari . Nel19911a Fondazione Soiano e la parrocchia hanno aperto dei colle- gi in miniatura: le «Fattorie amazzoniche infantili» (Fai). La loro struttura è semplice: una casa capace di accogliere una trentina di bambini in età scolare. La loro cura è affidata a una o due famiglie coinvolte nel programma di sostituzione della coca. Dalle Fai i bambini escono per andare alla scuola statale; il venerdì sera ritornano in famiglia e vi rimangono tutto il fine-settimana. La novità sta nel fatto che gli alunni , assolti i doveri scolastici, lavorano nella fattoria comunitaria con i tecnici della Fondazione e contadini, imparando i segreti del mestiere, per gestire un giorno un'attività legale e redditizia. Apprendono a seminare, innestare e trapiantare il caucciù; far crescere insieme cacao, granoturco, banane e altre piante da frutta , alberi da legname pregiato e erbe medicinali; allevare bestiame grosso e minuto. P riorità educativa è la conservazione dell 'ambiente. Con la coca sono entrati tutti i tipi di trattamenti chimici (fertilizzanti e pesticidi), costosissimi, importati e velenosi per uomini e animali: causa principale della laterizzazione del suolo. Nelle Fai si impara- no procedimenti semplici e naturali di fertilizzazione: preparazione di concimi biologici e lombricoltura; si sperimentano tecniche ecologiche di lotta ai parassiti : insetticidi e di- serbanti ottenuti da piante, insetti che combattono quelli che insidiano le colture. In questo modo le nuove generazioni crescono con una nuova mentalità: imparano a mantenersi col proprio lavoro; si abituano a vivere nella solidarietà e collaborazione; toccano con mano la possibilità di crescere onestamente, senza depredare l'ambiente, anzi avendone cura e migliorandone le opportunità; vivono l'adolescenza senza traumi e sono pronti per affrontare il futuro, con la convinzione che onestà, laboriosità e ar- monia pagano più dell 'illegalità. Attualmente le Fai in funzione sono tre, con un centinaio di alunni. La mancanza di fondi e personale specializzato non permette di correre veloce . Ma l'iniziativa avrà suc- cesso: infatti tutte le comunità rurali chiedono d'iniziare l'awentura. P. C.

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