Missioni Consolata - Giugno 1901

82 1l1 8o11sotata QQ.-~~~~~~~SR~~~~~~~~~2B~~~~r~~~~~=~~~O p indigenza, la magistratura e l'esercito, l l'arte ed il lavoro sono bellamente con- giunti e degnamente rappresèntati in ~ questa unanime, commovente sfilata di cuori memori e grati che implorarono il potente aiuto della Vergine e furono esauditi, attenendone volta a volta il riposo della coscienza o la luce della fede; la salute o l'impiego; la felice riuscita d'una lite o la transazione d'una dubbia vertenza; il ritorno alla virtù d'uno sposo od il ravvedimento d'un figlio traviato; il buon esito d'un viaggio o il rimpatrio d'una persona cara; un raccolto preservato dalla grandine o un podere esente da inondazione; la fine d'una discordia o il componimento di uno sciopero... Talora anche sono cose ingenue, semplici, ma profumate da un · alito così gentile di fede!.... Un aumento di salar~o, un oggetto smarrito riacqui– stato, un concorso vinto, un esame su– perato con successo... Sovente poi quelle sigle p. g. r., così . brevi e pur così faconde, celano misteri di drammi secreti, di angosce intime non palesate mai, di tormenti soppor– tati in fondo al cuore mentre il labbro sorride, di morali torture più della morte atroci..... Un crudele abbandono, un ingiusto sospetto, un'infame calunnia, un'ingiuria sanguinosa, un'invidia che semina odio... e giÌl, giù in fondo al– nima tutte le ferite che rendono la vita un supplizio e darebbero la disperazione, se la Consolata non irradiasse le tenebre di quegli abissi colla mite, soavissima luce della speranza e del conforto. * * * Sull'albeggiare della Chiesa, la voce del Paracleto dalla bo,cca degli Apostoli giungeva agli orecchi delle turbe cosmo– polite che li ascoltavano, nelle diverse loro favelle, al modo stesso che la bianca luce solare si scompone nei sette colori per dipingere le cose create coll'incanto maraviglioso delle varie sue fulgide tinte. · Maria, la mistica Vergine, Sposa dello Spirito Santo, per altissima concessione rinnova perennemente lo stupendo pro– digio della Pentecoste, rispondendo a ·quanti l'invocano con . un solo, unico linguaggio, che a tutti però torna egual– mente comprensibile e dolce. E qual è mai il taumaturgo idioma di Maria Santissima? Sono le grazie, che assumono tante forme differenti come tanti e differenti sono gli affanni, le pene, i travagli che angustiano l'umanità, per rispo:q.dere a chi fiducioso la implora. Ed è qui, a Torino, in questo San– tuario che il Mariano linguaggio si ef– fonde con maggiore eloquenza, quasi a dimostrare la sua compiacenza nel ve– dersi onorata e nel ~entirsi chiamare col nome prediletto della Consolata, nome ch'è davvero mel in ore, in aure melos, in corde jubilus....... Miele, melodia e gioia, ecco il balsamo di Paradiso rac– chiuso nel caro titolo, che i padri nostri ci han trasmesso come prezioso retaggio 'di sacri affetti, ed a cui fa degno ri– scontro quello di Madonna delle grazie che tanto le torna appropriato, secondo il parere di vari santi person:a.ggi , quali ad esempio la B. Maria degli Angeli, il venerabile Gottolengo, Don Cafasso, Don Bosco ed il Ciabattino Santo di Mon– calieri, che usavano designarla e pre– garla con tale invocazione. * * * Le grazie della Consolata l Più ne scriviamo e più l'argomento inesauribile si accresce così da esorbitare il tempo e lo spazio. È possibile forse compen– diare nell'angusto limite di queste co-

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