Missioni Consolata - Giugno 1901

Anno III - N. 6 T !3 rr "0 n,· so I a t a PER~~~II~~oso e~ MENSILE LE G~AZIE DELLA CO~SDLATA ======~·====== Le lunghe liste di offerte, che men– silmente andiamo pubblicando, appari– scono ai profani come interminabili, aride filze di nomi e di cifre, che non ~ hanno per lo più nemmeno l'attrattiva ~ d'una singolare munificenza, perchè la· ~ pluralità delle oblazioni non raggiun– gono che le poche lire, quando - ed accade soventissimo - non s'arrestano ~ all' infimo limite dei centesimi. Ma chi ha in cuore la sacra fiamma dell'amore a Maria, invece di trasandarle con non– curanza, ansiosamente le ricerca e va numerandole con pia curiosità, ravvi– sando ben a ragione in quegli elenchi un plebiscito di riconoscenza verso la celeste Consolatrice, un'umile, figliale corrispondenza all'infinita, soave bontà della gran Madre di Dio. Tutto quanto ha rapporto ed attinenza colla Religione non si fossilizza nella forma, ma si vivifica nel significato, ed il significato appunto delle offerte sta nel sentimento che esprimono, nella pro– messa che adempiono, nella gratitudine che manifestano, nel voto che sciolgono. Ed invero (i nostri assidui già l'avran notato) pressochè tutte esse parlano di grazie che si domandano e di grazie rice– vute. E come numerose, svariate, elo– quenti sono queste ultime! Scorrendole, ci sentiamo compresi di gioia, di tene– rezza, di confidenza insieme, ed esul– tando coi beneficati prendiamo animo dalla loro lieta ventura a sperare che venga pure la nostra volta. Nessun privilegio, nessuna distinzione: la fratellanza cristiana che avvicina tutte le classi sociali i n una sola preghiera appiè di Maria, tutte ancora le accomuna, nelle liste di offerte, in un solo, ricono– scente pensiero, che unisce alla cospicua elargizione del ricco, i pochi so ldi, rag– granellati chissà con quali stenti, frutto di chissà quante privazioni, del povero. L'aristocrazia e la plebe, il censo e.

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