vità e partecipazione attiva dei giovani. Il tema di quest’anno ha voluto sottolineare l’aspetto dell’essere «artigiani» e quindi costruttori di pace e non semplicemente maglie di una catena di produzione ripetitiva e limitante. Grande emozione ha suscitato anche l’arrivo sull’isola di una reliquia di San Francesco inviata da un’anziana monaca Clarissa di un monastero vicino Napoli. Mentre la preghiera «Signore fai di me uno strumento della tua pace» veniva scandita versetto per versetto, la reliquia passava di mano in mano tra gli oltre ottanta partecipanti. La reliquia è stata affidata all’isola che ha ospitato il Putuputura’a e raggiungerà l’isola di Huahine a febbraio 2024 dove sarà organizzato il prossimo Putuputura’a. Così ogni sei mesi San Francesco viaggerà da un’isola all’altra per garantire e sostenere i costruttori di pace e per cucire lui stesso la pace. (Fides) INDIA CATECHISTI Il loro mezzo di trasporto preferito è spesso la bicicletta. A volte, quando è possibile, e quando le distanze sono troppo ampie, si spostano in motocicletta, se la parrocchia ne ha una a disposizione. Si tratta dei catechisti che, in tutte le diocesi della Chiesa indiana, svolgono un ruolo importante: sono loro a visitare con regolarità i fedeli nei villaggi e mostrare l’attenzione e la cura pastorale della Chiesa a gruppi di famiglie cattoliche, a volte anche un numero molto esiguo, sparsi in zone remote, laddove i sacerdoti riescono solo raramente ad arrivare. Accade, ad esempio, nella diocesi di Rayagada, nello stato di Odisha (un tempo noto anche come Orissa), dove vi sono 50mila cattolici su una popolazione totale di circa 5,5 milioni di persone. I fedeli cattolici provengono dagli strati più poveri ed esclusi della società, molti vivono grazie all’agricoltura di sussistenza e non hanno istruzione. I circa trenta catechisti della diocesi seguono e accompagnano nel cammino di fede queste famiglie tribali, anche compiendo viaggi con distanze considerevoli. Questo scenario è comune a numerose altre realtà locali, dove il ministero del catechista risulta prezioso per le parrocchie. (Fides) VIETNAM EVANGELII GAUDIUM «L’Evangelii Gaudium è un documento fondamentale per la Chiesa universale e lo è anche per la Chiesa in Vietnam. Dalla sua lettura e studio è scaturita una bella esperienza missionaria per la nostra Chiesa locale di Ho Chi Minh Ville: abbiamo avviato la presenza di piccole “stazioni missionarie” sparse nel territorio, nei luoghi e quartieri periferici o più abbandonati, per far sentire la nostra vicinanza alla gente, soprattutto ai più poveri»: è quanto racconta mons. Joseph Bui Cong Trac, vescovo ausiliare di Ho Chi Minh Ville. «Nelle stazioni missionarie vi sono preti, religiosi, suore e laici che testimoniano l’amore di Cristo, parlano con la gente, pregano, ascoltano i loro bisogni, vi rispondono con opere di carità, e la gente, soprattutto i poveri, comprende che, in quei gesti gratuiti c’è il messaggio di amore di Gesù». (Fides) Vaticano: Suor Simona Èuna nomina dal sapore missionario quella di suor Simona Brambilla, neo segretaria del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Missionaria della Consolata, in cui ha ricoperto il ruolo di superiora generale, suor Simona Brambilla è stata chiamata da papa Francesco a questo incarico. Entrata tra le missionarie della Consolata nel 1991 con un diploma di infermiera alle spalle, nel 1998 suor Brambilla ha conseguito la licenza in psicologia presso la Pontificia università gregoriana e, l’anno successivo è partita missionaria in Mozambico. Qui ha lavorato nella pastorale giovanile e nel Centro studi Macua Scirima di Maúa, nel Niassa, diretto da padre Giuseppe Frizzi missionario della Consolata mancato nel 2021, e con il quale ha avuto la «grazia» di collaborare come lei stessa racconta. In quel contesto si è occupata di inculturazione e dialogo con la spiritualità e con la sapienza originaria del popolo Macua. «L’esperienza personale di vita con la gente scirima di Maúa e dintorni è stata per me un’occasione preziosa di approfondimento del senso della missione e della missione come Missionaria della Consolata - scrive suor Brambilla in un documento testimonianza intitolato “La sapienza della foresta” trasmesso all’Agenzia Fides -. Felicemente contaminata dalla prospettiva macua, mi sono ritrovata a gustare e valorizzare in modo inedito la dimensione femminile e materna intrinseca al nostro carisma. Il riconoscimento, il rispetto, l’accoglienza e la cura premurosa di ogni germe di vita presente nelle persone, nei popoli e nella storia mi sono apparse più che mai come caratteristiche essenziali e specifiche della missionarietà consolatina». Suor Simona Brambilla è stata inoltre docente presso l’Istituto di psicologia della Pontificia università gregoriana dal 2002 al 2006 e nel 2008 ha conseguito il dottorato in psicologia presso la stessa facoltà. (Fides) DICEMBRE 2023 | MC | 7 Vaticano: Suor Simona Brambilla, neo segretaria del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. © Foto Mc
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