di SILVIA ZACCARIA ITALIA MIGRANTI Accogliere non è peccato La politica e le leggi attuali non aiutano, ma anche in Italia è possibile dare accoglienza ai migranti con umanità ed efficienza. L’accoglienza diffusa sarebbe una buona pratica, ma è contrastata dal sistema attuale, fondato sull’emergenza. Qui sotto: migranti ai bus per Cesana Claviere, in alta Valle Susa, a circa dieci chilometri dal confine francese. © Simona Carnino Di fronte alla stazione di Salbertrand, un paese di circa 600 anime tra bassa e alta Val di Susa, si trova una delle comunità per minori stranieri non accompagnati che compongono il sistema di accoglienza della Città metropolitana di Torino. Superato l’ingresso, nella stanza subito a sinistra, alcuni anziani ci scrutano da dietro una vetrata - il secondo piano è adibito a casa di riposo -, mentre sulla destra c’è una sala letture dove incontriamo un giovane originario del Gambia, appena arrivato dal polo logistico della Croce Rossa di Bussoleno1. Alle pareti, la locandina sbiadita con gli eventi culturali di una passata stagione turistica estiva e un poster della ricca fauna alpina della zona: camosci, caprioli, cervi e marmotte. Anziani e giovani ospiti si ritrovano in questo spazio-tempo sospeso a condividere pezzi delle loro esistenze che si sfiorano, senza riuscire a comunicare. Come i protagonisti dei quadri di Hopper (Edward Hopper 1882-1967, ndr), sembrano in un limbo, a metà tra mondo esterno e interno, in attesa che succeda qualcosa che però non accade mai. DICEMBRE 2023 | MC | 27
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